“Ci ha detto il ministro Fornero che è necessario, in un mercato del lavoro globale e veloce, sacrificare la vecchia idea di occupazione in cambio di una riduzione della disoccupazione e di un aumento della partecipazione. In parole spicciole – dichiara in una nota la coordinatrice Idv di Avigliano Renata Labella – significa mantenere in piedi senza certezza futura, la flessibilità coi flessibili quei lavoratori che nella erogazione della prestazione incorporano una atipicità tra: temporaneità dell’impiego, parasubordinazione o part-time involontario. Il precariato con i precari che di conseguenza, sono coloro che erano lavoratori atipici e lo sono rimasti, ma anche coloro che un impiego atipico lo hanno perso, in quanto è insita in un mercato del lavoro flessibile l'alternanza di periodi di occupazione e periodi di non occupazione. L’anno che verrà ci dirà se la legge Fornero, sarà riuscita nell’intento di ridurre l’uso improprio e strumentale degli elementi di flessibilità progressivamente introdotti nell’ordinamento. Un dato è certo – continua Labella – essendo i precari più o meno giovani e chi ha lavorato saltuariamente i più flessibili, vuol dire che in questa prima fase la crisi l’hanno pagata in particolare loro. Ciò genera effetti paradossali che colpiscono la stessa platea. Infatti, in termini di stock, la flessibilità si è ridotta, poiché una rilevante quota di flessibili è stata espulsa mentre, in termini di flusso, la precarietà è aumentata poiché le conversioni in impieghi stabili sono rallentate. E in tutto questo, nel nome della riduzione degli sprechi volgarmente definita “Spending review”, anche i loro stipendi saranno decurtati del 10%. Breve riflessione – conclude Labella – se togliete il 10% a uno stipendio di 800 euro gli togliete 80 euro (la quota di latte che si spende mensilmente per far mangiare un figlio); se tagliate del 20% gli stipendi di grandi manager, dirigenti e politici ignoranti con uno stipendio oltre i 10.000 euro mensili togliete a loro 2.000 euro. Che gli fate? Semplicemente solletico sotto le ascelle”
BAS 09