Confcommercio, pur accogliendo positivamente l’approvazione del Regolamento sulla disciplina del commercio su aree pubbliche ad Avigliano, che dopo anni di attesa consegna alla comunità un regolamento certo in materia, auspica che vengano ora avviate azioni capaci di riempire di validi contenuti il provvedimento. E’ quanto si sottolinea in una nota a firma della delegata cittadina di Confcommercio Incoronata Lucia che è anche la referente di Terziario Donna.
Certo è che il disciplinare – si aggiunge nella nota – è uno strumento che , in quanto bussola di orientamento per una materia ancora in fase di cambiamento, non escluderà a priori la possibilità di intervenire in materia attraverso futuri confronti al fine di ottimizzare e migliorare l'assetto qualitativo e non quantitativo dei mercati. Uno strumento che deve avere un raggio d'azione oltre un mercato da regolamentare, ma che si proponga come un valido strumento di programmazione urbanistico-commerciale per l'intero territorio, sia quale ambiente da tutelare che risorsa da valorizzare.
Dunque – afferma Lucia Incoronata – non deve essere sottovalutata, ma tutelata e sostenuta la vocazione artigianale e commerciale di questo territorio; bisogna salvaguardarne le produzioni autoctone, conciliando sistemi tradizionali e innovativi, preferendo, quale principio selettivo, le start-up innovative che favoriscano possibilità occupazionale ai giovani. Rilanciamo l’esigenza che le aree mercatali proprie ed improprie siano adeguatamente attrezzate al fine di garantire il rispetto delle norme igienico-sanitarie, di viabilità, di pubblica sicurezza e la riduzione al minimo dei disservizi per i residenti, rispettando sempre e comunque l’equilibrio delle forme di commercio.
Secondo la delegata Confcommercio lo sviluppo e la crescita della città non possono oggi essere visti per stralci, per segmenti, puntando ad ottimizzare un settore indipendentemente dalle azioni degli altri. Il tessuto urbano, vissuto quale organismo complessivo, richiede un’attenzione rinnovata e multidisciplinare e, in tale ciclo di vita commerciale e delle altre attività economiche e ricreative, è Avigliano e il suo territorio che devono riacquisire il ruolo di polo di interessi artigianale e culturale, ma altresì diventare nuovo polo ricreativo commerciale e turistico, pianificando un’evoluzione corretta e sinergica delle attività produttive e ricettive e anche del settore commercio. Il raggio d’azione non deve essere un mercato da regolare, ma il territorio come ambiente da salvaguardare e come risorsa da valorizzare, non sottovalutando il comportamento, fondamentale, dei consumatori, l’andamento dei redditi disponibili, le abitudini della mobilità da e verso altri sistemi di commercio. Per la promozione del territorio, soprattutto per comunità piccole, è indispensabile per una reale programmazione di sviluppo socio-economico, qualunque sia l'ambito attrattivo su cui investire. Cultura, enogastronomia, tradizione, artigianato, storia natura – continua – sono gli elementi essenziali.
Ovvio è che prioritaria sarà adesso l'individuazione e la predisposizione di quelle risorse economiche che permettano l'attuazione di ciò che il regolamento ha normato, andando oltre
l'installazione di cartellonistica stradale e segnaletica verticale e orizzontale, ma approntando anche una adeguata pianificazione della circolazione stradale e dei parcheggi.
Tra le priorità, un’adeguata regolamentazione urbanistica che individui chiaramente e realizzi adeguate aree di insediamento commerciali per le tipologie di strutture del commercio di dimensione medio-grande, diverse da quelle di “rapporto di vicinato”; procedere oltre le già esistenti zone di insediamento artigianali che vanno comunque riattrezzate, sviluppate e riavviate; l’individuazione di aree attrezzate per l’accoglimento occasionale degli operatori d’impresa del tipo ludico e circense; il non sottovalutare, anche attraverso l’istituzione di nuovi mercati e fiere, privilegiandone i progetti innovativi, la possibilità di rivitalizzazione di zone considerate tradizionalmente punti di aggregazione cittadina e che negli ultimi anni hanno perso questa peculiarità con il conseguente spopolamento commerciale (come a Piazza Gianturco e nel Centro storico).
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