“Il Consiglio comunale di Avigliano ha approvato, nella seduta di ieri, il bilancio di previsione 2012. Non erano lacrime di coccodrillo gli allarmi degli scorsi anni per la finanza locale e da quest’anno si vedranno le conseguenze”. Lo fa sapere l’assessore Vito Lucia, con delega al Bilancio e alle Finanze.
“Per l’anno in corso – spiega – il Comune di Avigliano avrà a disposizione circa 640 mila euro in meno rispetto ai due anni precedenti, confermando un trend di riduzione dei trasferimenti statali che, ormai da diversi anni, sta mettendo in ginocchio gli enti locali. Il 2012, in particolare, risente dei tagli di cinque manovre varate dall’ex governo Berlusconi nel 2011 e delle pesanti decurtazioni per gli enti locali contenute nel decreto ‘Salva Italia’ dell’esecutivo Monti”.
Lucia spiega come “in risposta a questo complesso contesto generale il Comune ha avviato, pur nella contingenza dei tempi, un lavoro di analisi per la costruzione della manovra che ha portato al taglio e al contenimento di molte voci di spesa e all’eliminazione di alcune agevolazioni, non più giustificate, in materia di tassa per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche. Il lavoro di analisi e contenimento dei costi non è stato sufficiente a pareggiare il taglio dei trasferimenti per cui è stato necessario rimodulare l’addizionale comunale Irpef, anche in considerazione dell’incertezza che regna in materia di imposta municipale propria, la cui attuazione anticipata ha segnato il definitivo tramonto di ogni speranza di attuare un federalismo vero e non solo di facciata”.
“Il paese e gli enti locali, dopo i tagli lineari, sono approdati a forme più o meno strette di controllo da parte dello Stato centrale. E tuttavia l’intenzione dell’amministrazione – conclude Lucia – è quella di continuare a difendere la coesione sociale, promuovere il capitale umano e imprenditoriale inteso come somma di conoscenze, valori e competenze di tutti gli individui che vivono e lavorano sul nostro territorio, in difesa di una qualità della vita che si vuole mantenere elevata il più possibile, tra grandi cambiamenti economici e sociali che da noi si avvertano più che altrove e forme crescenti di disuguaglianza, difficoltà e povertà”.
bas 07