Autilio su assunzioni in attività petrolifere

Sostiene il consigliere dell’ Idv: “rendere obbligatorio passaggio da centri per l’impiego”

&ldquo;La protesta dei Sindaci dei Comuni di Aliano, Armento, Castelsaraceno, Corleto Perticara, Gallicchio, Guardia Perticara, Missanello, San Chirico Raparo, San Martino d&rsquo;Agri, Sant&rsquo;Arcangelo e Roccanova contro la pratica scelta dall&rsquo;Eni per assunzioni di manodopera, che non tiene conto dei disoccupati di quei Comuni, ripropone il problema del passaggio delle assunzioni per attivit&agrave; petrolifere attraverso i Centri per l&rsquo;Impiego dell&rsquo;intero comprensorio ad oggi ancora bypassati&rdquo;. E&rsquo; quanto afferma il presidente della Seconda Commissione (Bilancio-Programmazione) Antonio Autilio per il quale &ldquo;&egrave; questo l&rsquo;unico strumento per prevenire una sorta di guerra tra poveri tra Comuni limitrofi della Val d&rsquo;Agri, sia Alta o Media, e del Sauro, perch&eacute; come rilevano gli stessi sindaci con la definizione di un &lsquo;Piano straordinario per l&rsquo;occupazione&rsquo; in Val d&rsquo;Agri ci sono le opportunit&agrave;, a breve periodo, per alcune centinaia di posti di lavoro stabili e con il Piano pluriennale per il lavoro ci dovr&agrave; essere un numero sicuramente superiore&rdquo;.<br />Nel ricordare di aver segnalato in pi&ugrave; occasioni &ldquo;la situazione relativa alla scarsa incidenza di manodopera locale che rappresenta meno della met&agrave; della forza lavoro complessiva (secondati dati Eni dello scorso anno,140 dei 289 occupati diretti, e il 48,60 per cento dei 2.101 occupati indiretti, di cui 32,51 per cento residenti in Val d&rsquo;Agri e 16,9 per cento residenti invece negli altri comuni lucani), per non parlare dei lavori precedenti nel Centro Oli con l&rsquo;impiego di centinaia di operai stranieri&rdquo; Autilio sottolinea che &ldquo;&egrave; necessario affermare due principi: l&rsquo;impiego di manodopera locale nelle attivit&agrave; estrattive di petrolio e l&rsquo;incremento delle imprese lucane nelle commesse Eni&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Il Contratto di Sito per l&rsquo;area industriale di Viggiano, e l&rsquo;attuazione al Memorandum d&rsquo;Intesa per il petrolio &ndash; afferma il Presidente della Seconda Commissione – sono gli strumenti per garantire gli attuali livelli occupazionali nel settore delle attivit&agrave; petrolifere, scongiurando licenziamenti ad opera di aziende che hanno portato a termine le commesse ottenute dall&rsquo;Eni, per superare situazioni di precariato e contribuire ad ampliare l&rsquo;offerta di lavoro diretto e indotto in Val d&rsquo;Agri, come sollecitato da Cgil, Cisl, Uil, anche quale primo passo necessario ad avviare l&rsquo;istituzione del Distretto energetico lucano. Intanto &egrave; positivo l&rsquo;atteggiamento manifestato dalle imprese nell&rsquo;incontro di marted&igrave; presso Confindustria per il rispetto della &ldquo;clausola&rdquo; di garanzia occupazionale prevista dal Contratto di Sito&rdquo;.<br /><br />Secondo il consigliere di Idv &ldquo;&egrave; necessario aggiungere un ulteriore strumento quale il &lsquo;bonus&rsquo; da destinare alle imprese che procedano ad assunzioni di manodopera attraverso i Centri per l&rsquo;Impiego, tenuto conto che sinora le strutture pubbliche di collocamento sono state &lsquo;esautorate&rsquo; nella quasi totalit&agrave; dei casi di nuove assunzioni. Si tratta di una specifica misura denominata &lsquo;Credito di imposta per l&rsquo;occupazione&rsquo; gi&agrave; prevista nel Patto di sistema per il lavoro e la crescita &lsquo;Obiettivo Basilicata 2012&rsquo; con l&rsquo;obiettivo di incentivare una riduzione del costo delle imprese per l&rsquo;assunzione stabile di lavoratori, con precedenza per determinate categorie particolarmente a rischio di esclusione dal mercato del lavoro (giovani, donne, lavoratori in mobilit&agrave;), contribuendo, con uno strumento di agevolazione fiscale, a ridurre l&rsquo;ingente pressione fiscale che grave sulle imprese&rdquo;.<br />&nbsp;&nbsp;

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