Per l’esponente regionale di Idv: “la nuova Carta costituzionale della Regione Basilicata deve divenire un baluardo contro la manovra del Governo”
“La decisione assunta oggi nella riunione congiunta dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale, capigruppo consiliari e presidenti delle Commissioni permanenti, insieme con il presidente De Filippo, di riprendere dopo la pausa feriale l’attività del Consiglio con l’avvio della discussione sul nuovo Statuto rappresenta una risposta politica intelligente per difendere l’autonomia regionale seriamente minacciata dalla manovra di Ferragosto del Governo”. E’ quanto sostiene il presidente della Seconda Commissione consiliare, “Bilancio e programmazione”, Antonio Autilio (Idv).
“E’ questa anche un’efficace iniziativa di sostegno – aggiunge Autilio – alla ‘maratona no stop’ di Regioni, Province e Comuni cominciata oggi a Roma per chiedere con forza una revisione sostanziale del taglio da 6 miliardi di euro che la manovra correttiva riserva al comparto delle Regioni e degli Enti locali. Nelle scorse settimane numerosi governatori sia di centrosinistra che di centrodestra – continua Autilio – hanno sottolineato che la cosiddetta manovra bis, dopo quella di luglio, uccide il federalismo ed in particolare il federalismo fiscale, ammesso che sia mai nato, costringendo le Regioni a sopportare il peso maggiore dei tagli e, quindi, a ridurre servizi essenziali e contemporaneamente ad inasprire imposte e tributi regionali. Se, infatti, oggi è lo stesso presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, ad ammettere che se non si cambia la manovra c’è il rischio della rivolta sociale, vuol dire – sottolinea il consigliere di Idv – che siamo in una fase politica ed istituzionale epocale per il futuro delle Regioni. In questa cornice il lavoro che ci apprestiamo a compiere, accelerando l’adeguamento e l’ammodernamento dello Statuto regionale è ancora più delicato ed importante in quanto la nuova Carta costituzionale della Basilicata diventerà lo strumento essenziale per determinare le nuove condizioni di sviluppo sociale, economico e civile della nostra comunità, contando principalmente sulle nostre risorse sia naturali che fiscali e finanziarie. Con il nuovo Statuto, inoltre, determineremo il sistema elettorale, chiudendo definitivamente l’esperienza poco edificante sul piano democratico del listino di maggioranza, e mi auguro avviando una riforma elettorale che sia in linea con il processo autenticamente riformatore avviato con la raccolta di firme a sostegno del referendum per abrogare il cosiddetto ‘Porcellum’ e ridare al cittadino la più democratica scelta del deputato e senatore da eleggere. L’impegno per il nuovo Statuto – conclude Autilio – si salda a quello per far crescere il Paese che non può fare a meno del sistema delle Autonomie locali”.