Per il consigliere regionale dell’Idv occorre definire “quella strategia necessaria a superare l’emergenza sociale che vive il Paese e che da noi è ancora più marcata”
“L’avvio, fortemente voluto dal governatore De Filippo, del lavoro della Cabina di regia che sovrintende il Patto di Sistema segna l’inizio della nuova stagione riformatrice”. E’ quanto sostiene il consigliere regionale dell’Idv Antonio Autilio.
“Colgo in questo una stretta sintonia – aggiunge – da una parte, con il monito del presidente della Repubblica Napolitano, lanciato al Meeting di Rimini di Cl, a ritrovare il coraggio della speranza, della volontà e dell'impegno, ‘dell'impegno operoso e sapiente, fatto di spirito di sacrificio e di massimo slancio creativo e innovativo’. Impegno che per il presidente degli italiani ‘non può venire o essere promosso solo dallo Stato, ma che sia espresso dalle persone, dalle comunità locali, dai corpi intermedi, secondo quella concezione e logica di sussidiarietà che ha fatto, di una straordinaria diffusione di attività imprenditoriali e sociali e di risposte ai bisogni comuni costruite dal basso, un motore decisivo per la ricostruzione e il cambiamento del nostro Paese’. Si tratta proprio della missione che abbiamo individuato con il documento di concertazione firmata con sindacati e Confindustria e allargata adesso alle altre forze sociali e definito ‘obiettivo Basilicata 2012’”.
“Dall’altra – continua Autilio – registro una sintonia con la nuova fase politica, che abbiamo battezzato Idv2, per rilanciare l’intesa nel centrosinistra dando vita ad una coalizione autenticamente riformatrice, che contribuisca a definire quella strategia necessaria a superare l’emergenza sociale che vive il Paese e che da noi è ancora più marcata. L'obiettivo centrale della nuova strategia di partito che, sono certo, sarà pienamente espressa in autunno, è quello di formulare una proposta di governo agli alleati della coalizione e quindi di ricostruire una nuova Idv, caratterizzata principalmente come forza di governo, superando la fase della sola opposizione e quindi non limitandoci più esclusivamente all’antiberlusconismo. E’ questo un modo concreto per rilanciare l’intesa nel centrosinistra dando vita ad una coalizione autenticamente riformatrice, laica e cattolica al tempo stesso, che consenta ai moderati di sentirsi a casa propria e costruendo con il mondo cattolico un rapporto meno episodico e formale”.