Autilio: accorpamento doppia sconfitta per piccoli Comuni

Per il consigliere regionale dell’Idv “salvare le piccole comunità, più che semplicemente municipi e sindaci, è un’impresa possibile a partire da una svolta nella gestione del petrolio”

“Adesso che i ‘Comuni Polvere’ di Gallicchio, San Martino d’Agri, Sasso di Castalda, Guardia Perticara, Missanello, per citarne alcuni dei 24 a rischio, sono destinati a scomparire come entità municipale, cosa resta del progetto dell’Eni lanciato nell’estate 2008?”. E’ l’interrogativo del consigliere regionale di Idv Antonio Autilio per il quale “la manovra bis del Governo nei piccoli centri del comprensorio petrolifero ha una lettura tutta particolare, quella di una doppia sconfitta”.

“Nessuno si illudeva – dice Autilio – che nelle zone interne del Mezzogiorno, quelle che Rossi Doria definiva le ‘terre dell’osso’ per contrapporle alla ‘polpa’ delle zone costiere e pianeggianti, il ‘midollo petrolifero’ avrebbe risolto ogni problema di spopolamento e di profondo disagio sociale. Ma se a distanza di tre anni dal Forum ‘Svilup¬po e Comuni Polvere’ voluto dall’Eni non è praticamente cambiato nulla se non, forse in peggio, diventa necessario che la politica si interroghi su cosa non ha funzionato nei progetti della compagnia petrolifera. Siamo di fronte alla conferma che solo le royalties sul petrolio estratto non bastano a risollevare le sorti delle piccole comunità e che l’Eni non ha mantenuto gli impegni di promuovere sviluppo autonomo partendo dal turismo e dalle risorse naturali. Ancora peggio per l’obiettivo dichiarato di fare impresa globale parlando al territorio. Sono tutti questi motivi validi per pretendere di più dall’Eni e dalla Total e per incalzare il Governo a dare le prime concrete attuazioni delle misure contenute nel Memorandum d’Intesa”.

“Salvare le piccole comunità, più che semplicemente municipi e sindaci, è un’impresa possibile – conclude Autilio – a partire da una svolta nella gestione del petrolio. Un obiettivo che rafforza l’indicazione recente e da sostenere fortemente del Governatore De Filippo perché nessun pozzo nuovo sia possibile sul territorio regionale senza investimenti e nuovo lavoro. Sarebbe sufficiente che l’Eni assumesse l’onere di salvaguardare due piccole comunità locali l’anno”.

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