Autilio: accettiamo la sfida del federalismo

Per il consigliere regionale dell’Idv “l’ennesima esternazione contro le piccole Regioni non deve deviarci dai compiti che ci attendono” per la riduzione dei costi della politica e per dare più efficienza ed utilità alla Regione

“Non cadiamo nella trappola di chi vuole spingerci in trincea, a difesa della Regione, ma piuttosto accettiamo la sfida del federalismo che per noi in Basilicata può diventare la soluzione ai problemi di sviluppo ed occupazione”. E’ quanto sostiene il consigliere regionale di Idv Antonio Autilio, che è anche presidente della seconda Commissione permanente (Bilancio – Programmazione).

“L’ennesima esternazione contro le piccole Regioni da sopprimere ed accorpare, questa volta proveniente dal vice presidente del gruppo Pdl on. Osvaldo Napoli, che fornisce altra acqua a quel ‘mulino leghista’ che da tempo ha accentuato la sua campagna antimeridionalista – continua Autilio – non deve pertanto deviarci dai compiti che ci attendono e che sono riassumibili in una riduzione dei costi della politica, nello sforzo contestuale per dare più efficienza ed utilità alla Regione e nell’impegno a gestire le risorse strategiche del petrolio e dell’acqua, oltre a quelle del territorio secondo il modello di eco-sviluppo che ci siamo dati”.

“E’ evidente – aggiunge l’esponente politico – che al federalismo non possono essere attribuite virtù salvifiche o miracolistiche. Si tratta al contrario di un processo complesso, perché da noi occorre passare da un sistema fortemente centralizzato a uno stato federale. Come sostiene il presidente della Repubblica Napolitano, ‘è un esperimento unico, una torsione non da poco’. E affrontando la sfida del federalismo, la nostra piccola Regione può diventare un modello virtuoso di governo del territorio che, come nel caso della paventata soppressione dei cosiddetti piccoli Tribunali (Lagonegro, Melfi, Pisticci) difende i diritti delle comunità locali e non certamente privilegi di pochi e tanto meno casi e situazioni di spreco di denaro pubblico”.

“Gli attacchi all’autonomia regionalista perciò non devono spaventarci. Piuttosto dobbiamo intensificare il lavoro avviato con la riforma dello Statuto – conclude Autilio – per adeguarlo ai bisogni delle popolazioni più periferiche, promuovendo l’esercizio della cittadinanza attiva, per completare il riordino degli enti locali, dopo l’individuazione delle Aree Programma, favorendo iniziative consortili dei Comuni nella gestione dei servizi essenziali ai cittadini e procedendo alla riforma degli sub-regionali per dimostrare, nei fatti, che si possono fare risparmi senza intaccare i servizi”.

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