Attività produttive; Confesercenti snocciola alcuni dati

“La crisi sembra non finire mai: nel primo trimestre 2013 in Basilicata i fallimenti di pmi sono stati 17. Ma più che il numero ci allarma la percentuale di incremento rispetto al primo trimestre 2012 che segna il più 30,8%, seconda solo all’Emilia Romagna”. Lo afferma il presidente provinciale di Confesercenti Potenza, Prospero Cassino, che in una nota ricorda come “se nel Paese complessivamente i fallimenti delle imprese hanno superato il tetto storico di 3.580 unità, continuano a crescere anche le liquidazioni: hanno deciso di chiudere volontariamente l'attività 19mila aziende in bonis (senza precedenti procedure concorsuali), un dato in aumento del 5,8% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Secondo il Cerved, gruppo specializzato nell'analisi delle imprese e nei modelli di valutazione del rischio di credito – sottolinea la nota di Confesercenti – il fenomeno più rilevante è però il forte incremento dei concordati preventivi, che fanno registrare un aumento del 76% su base annua, un boom che porta al 13% l'incremento delle procedure di insolvenza diverse dai fallimenti. La crisi delle imprese – ricorda Cassino – ha pesanti ripercussioni sociali: sono infatti in calo le previsioni di assunzione nel secondo trimestre dell'anno rispetto allo stesso periodo del 2012. In Basilicata – secondo i dati Confesercenti che ha realizzato una rielaborazione su scala regionale delle previsioni elaborate dal Sistema informativo Excelsior di Unioncamere e ministero del Lavoro – c’è un piccolo segno positivo: si prevedono 1.820 entrate contro le 1.010 uscite (saldo 810 unità, più 1,1%). Nello specifico territoriale, in provincia di Potenza: 1050 entrate e 530 uscite (530 saldo più 1%); in provincia di Matera: 760 entrate e 410 uscite (289 saldo, più 1,2%). in meno (287 mila un anno fa)".

bas 07

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