Attentato Brindisi, Autilio: servono psicologi a scuola

Dopo gli atroci fatti di ieri il consigliere dell'Idv rilancia la sua proposta di legge, che “può fornire un contributo essenziale e determinante per la comprensione e la prevenzione del disagio giovanile”

“L’atroce e vile attentato a Brindisi contro ragazze carica di nuovo significato l’incontro che l’Ordine degli psicologi della Basilicata ha promosso domani a Potenza per discutere la mia proposta di legge per l’istituzione di un servizio di psicologia che operi nell’ambito del sistema scolastico al fine di accrescere l’efficienza di tutta l’organizzazione scolastica e dare un contributo per innalzarne la qualità e l’efficacia dell’apprendimento e dell’orientamento, e per garantire la prevenzione del disagio giovanile”: è quanto sottolinea il consigliere regionale Antonio Autilio (Idv) relatore domani al convegno.

“Sono proprio gli psicologi – continua – ad evidenziare che nella situazione delle studentesse di Brindisi e più in generale della comunità brindisina c’è assoluto bisogno di supporto psicologico per aiutarli a superare il trauma vissuto direttamente o indirettamente e ritrovare equilibrio e serenità. La mia pdl, al di là delle situazioni di emergenza che hanno riferimento con la scuola e gli studenti – penso oltre alla violenza, al terremoto, ad episodi di bullismo, ecc – ha l’obiettivo di istituire un servizio strutturato e permanente di psicologia scolastica all’interno degli istituti di ogni grado, un insieme coerente delle attività integrate relative all’intera gamma delle dinamiche e delle problematiche presenti tra gli operatori e nelle organizzazioni scolastiche. Si pensi ad un servizio di psicologia che ha già monitorato ragazzi vittime di shock come quello subito dalle studentesse di Brindisi per comprendere meglio i risultati ancora più importanti che si possono ottenere dopo il caso di trauma. Gli elementi distintivi del servizio da me proposto – sottolinea Autilio – sono, tra l’altro, la pluralità di competenze che vanno dalla ricerca sul campo alla progettazione e all’esecuzione degli interventi; la varietà di competenze messe in atto da più professionisti che lavorano in gruppo; rapporti professionali diretti con le scuole e con le reti di scuole”.

"Secondo gli ultimi dati raccolti dall’Ordine Nazionale degli Psicologi – evidenzia il promotore della pdl – i problemi più rilevanti presenti nella scuola riguardano principalmente: il coinvolgimento ridotto dei ragazzi nel processo di formazione e apprendimento che si manifesta attraverso uno scarso impegno nello studio e nella mancanza di attenzione durante le lezioni; la difficoltà nella relazione tra docenti e alunni, fra gli operatori scolastici, famiglia e scuola; il disorientamento provocato anche nei docenti dalle continue innovazioni e riforme. Il fenomeno più grave riguarda i comportamenti aggressivi di alunni”.
 

Stando al rapporto 2010 della Società Italiana per lo studio dei disturbi del comportamento alimentare, anoressia e bulimia sono la prima causa di morte nelle ragazze tra i 12 e i 25 anni. Ed ancora, i dati Istat indicano i suicidi come terza causa di morte tra gli adolescenti italiani; il 15,8% degli 11enni della Penisola dichiara di consumare abitualmente alcol, ed in generale i teenager del Belpaese si troverebbero al terzo e quarto posto in Europa per consumo rispettivamente di cannabis e cocaina.
 
“Pertanto il servizio di psicologia scolastica – conclude Autilio – può fornire un contributo essenziale e determinante per la comprensione e la prevenzione del disagio giovanile oltre che per la modifica degli stili di vita disfunzionali messi in atto, purtroppo, in molti casi dai nostri giovani. Il servizio è inoltre uno strumento di aiuto e supporto alla famiglia che ha così la possibilità di avvicinarsi e comprendere più a fondo le tematiche che attengono al mondo dei propri figli e poter fornire un sostegno ed un riferimento nella loro crescita umana e professionale”.
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