Per il consigliere del M5s “negli ultimi due anni per ben 13 volte incarichi a favore di avvocati esterni omettendo l’espletamento di procedure comparative pubbliche e senza una preventiva e documentata verifica dei carichi di lavoro interni”
“Continua la nostra attività di controllo sull’operato degli enti strumentali della Regione Basilicata. In particolare, l’attenzione si è nuovamente soffermata sull’azienda territoriale di edilizia residenziale pubblica (Ater), nello specifico quella di Matera”.<br /><br />Lo rende noto il consigliere del M5s Gianni Perrino aggiungendo che “durante l’ultima seduta ispettiva del Consiglio regionale, l’assessore Berlinguer ha relazionato in Aula, rispondendo ad una nostra interrogazione, sull’utilizzo spropositato e, a nostro avviso, esorbitante (anche dai canoni di legittimità), che l’Ater fa degli incarichi legali affidati a professionisti esterni. Nell’interrogazione avevamo evidenziato come (solo negli ultimi 2 anni), l’Ater Matera avesse ricorso per ben 13 volte ad affidamenti diretti a favore di avvocati esterni, e per di più omettendo l’espletamento di procedure comparative pubbliche e senza una preventiva e documentata verifica dei carichi di lavoro interni”.<br /><br />“Alcuni professionisti esterni, forse più fortunati di altri – continua - hanno ricevuto anche più di un incarico: il tutto, nonostante l’Ater Matera si sia dotata di un proprio ufficio legale interno. L’assessore Berlinguer, che è professore universitario di diritto comparato all’Università di Cagliari, è sembrato rendersi conto dell’operato poco commendevole e non certo irreprensibile del management pubblico dell’Ater Matera ed ha espressamente condiviso la necessità di richiamare l’ente al rispetto dei requisiti che la legge esige per l’affidamento esterno gli incarichi legali. Inoltre, sempre nella sua risposta in aula, Berlinguer ha sottolineato che la risposta fornita in merito dall’Ater Matera appariva insoddisfacente, annunciando la richiesta da parte del governo regionale all’ente di un supplemento di chiarimenti e approfondimenti”.<br /><br />“Ma vi è di più e di peggio – aggiunge il consigliere del M5s – e dall’elenco che ci è stato fornito dallo stesso Berlinguer, emerge un aspetto che desta preoccupazione e cioè nel periodo 2010-2015 la maggioranza degli affidamenti a legali esterni concernente cause di lavoro intentate contro Ater Matera da ‘dipendenti o aspiranti tali’ dello stesso ente: 19 incarichi riguardano cause di lavoro intentate da dipendenti e/o aspiranti tali, in vari gradi di giudizio, quindi per ragioni di opportunità è stato effettuato affidamento all’esterno”.<br /><br />“Insomma – dice Perrino – il contenzioso ‘lavoristico’ appare letteralmente fuori controllo: ma cosa succederà mai all’interno degli uffici Ater Matera da innescare e scatenare tanto malcontento e tante vertenze? Una cosa sembra acclarata: gli unici a trarne sicuro beneficio sono i professionisti esterni ai quali viene affidata la difesa dell’Ater (con modalità, criteri e tempistiche ampiamente discutibili), con parcelle finali che oscillano, al netto delle spese processuali, dai 2.000 euro agli oltre 5.000 euro a vertenza. Davanti ad un quadro oggettivamente poco rassicurante, appare una ben magra consolazione che Berliguer si sia dichiarato d’accordo con il M5s Basilicata sulla necessità di procedere ad una profonda revisione e ad una conseguente drastica riduzione degli affidamenti diretti ad avvocati esterni per gli enti strumentali regionali”.<br /><br />“In ogni caso – continua – nel corso di questa legislatura il M5s Basilicata sta dimostrando, dati alla mano, a quanto ammontano le risorse sprecate per contenziosi e affidamenti diretti a professionisti esterni. Dal gennaio 2010 al dicembre 2015, il solo contenzioso è costato alla Regione Basilicata ben euro 48.831.944,15: un fiume di risorse davvero considerevole che, ove fosse stato sottratto ai circuiti clientelari, avrebbe potuto alimentare soluzioni ‘strutturali’ alle emergenze sociali ed economiche quali la realizzazione del diritto alla casa e l’erogazione di un vero reddito di cittadinanza a famiglie, disoccupati e pensionati al di sotto della soglia di povertà assoluta: ovvero di un reddito sufficiente a garantire a sè ed alla propria famiglia una vita dignitosa”.<br /><br />“Alla luce di un simile e deprimente scenario – conclude Perrino – il M5s Basilicata chiede a Pittella di applicare in maniera rigorosa l’art. 5, comma 5 della l.r.. 3/2016 (norma frutto di un nostro emendamento) che prevede, entro il 31/12/2016, una puntuale ricognizione e quantificazione degli oneri da contenzioso e da sentenze sfavorevoli, gravanti sulla Regione e sulle aziende, enti, società o organismi, comunque denominati, direttamente o indirettamente partecipati dalla Regione stessa. Le soluzioni e le risorse per risolvere ‘strutturalmente’ le emergenze delle famiglie lucane, ci sono e sono a portata di mano: basta che il governo lucano voglia finalmente tagliare sprechi e privilegi, restituendo dignità ai cittadini della Basilicata. Ma lo faccia quanto prima: i lucani, soprattutto quelli più in difficoltà, non possono più attendere, presidente Pittella”.<br /><br />L.C.<br />