Federazione Pro Natura, Greenpeace Italia, Legambiente, Marevivo, Touring Club Italiano, Wwf, attraverso una nota chiedono in una missiva mandata oggi alle Regioni “che si definiscano alcuni punti fermi – in previsione dell’incontro di domani delle Regioni con il Ministero dello sviluppo economico – considerata l’incapacità di innovare del Governo, schierato a ostinata difesa di uno sviluppo economico “business as usual” (secondo gli schemi consolidati), con effetti molto pesanti sul nostro tessuto sociale e ambientale. Serve, invece, una visione, un disegno organico che ci consenta di superare il deficit ecologico delle nostre scelte economiche, di affrontare la transizione verso un’economia sostenibile e di favorire lo sviluppo dei settori più avanzati tecnologicamente”.
Le organizzazioni ambientaliste infine auspicano “che le Regioni, ribadendo il loro impegno a tutto campo sui ricorsi alla giustizia amministrativa, chiedano al Governo una moratoria che blocchi qualsiasi autorizzazione relativa alle attività di prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi sino a quando il Governo non definirà e sottoporrà a valutazione ambientale strategica i piani relativi a queste attività e alle strategie di decarbonizzazione della nostra economia”.
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