Sul piano d’azione contro l’inquinamento del torrente Jesce intervengono le associazioni ambientaliste: Associazione Trekking Falco Naumanni Brio- Matera, CEAS Lega Navale – Matera – Castellaneta, Città Plurale- Matera, Fondo Ambiente Italiano – Matera, Legambiente – Matera, Movimento Azzurro Murge, Mutamenti a Mezzogiorno, WWF – Matera.
“A seguito di un incontro avuto in Regione (nello scorso mese di maggio) con l'assessore all'ambiente Mazzocco, con il direttore generale dello stesso Dipartimento Viggiano e col portavoce del Presidente della Giunta Grasso, – si legge nella nota diffusa da Pio Abiusi – si fece il punto sullo stato dell'arte relativo all'inquinamento dei torrenti Jesce e Gravina.
Da allora in Regione, grazie anche ad alcuni dirigenti solerti, passi in avanti ne sono stati fatti.
I primi risultati si vedono con la nota di riscontro della Regione Puglia e del comunicato curato dall'Assessore Mazzocco; bisognerà vigilare e sarebbe necessario che il monitoraggio , anche solo per una sola centralina, sia in continuo. Non si escludono sversamenti illeciti notturni nel torrente Jesce”.
Le associazioni ambientaliste chiedono inoltre, ad Acquedotto Lucano, del perché si registrano ritardi nella spesa di 10 milioni di euro stanziati dal Cipe “destinati a Matera e buona parte per porre rimedio al miglior funzionamento dei depuratori di Pantano, Lamione ed alla sistemazione dello scarico fognario nei Sassi, dove vi è in bella mostra una cascata di acque reflue che è a vista nella Gravina”.
BAS 05