Associazione lucani Roma, incontro su stili di vita

Se ne discuterà il 24 maggio prossimo insieme al prof. Domenico Carratelli, Primario Neurologo dell’ospedale S.Spirito in Sassia e docente in Neurologia all’ Università “La Sapienza” di Roma

&ldquo;Stili di vita e longevit&agrave;, la vecchiaia pu&ograve; attendere&rdquo; &egrave; il tema dell&rsquo;incontro organizzato dall&rsquo;Associazione dei lucani a Roma che si terr&agrave; venerd&igrave;, 24 maggio prossimo, alle ore 19,30.&nbsp;A parlarne un esperto di origine lucana, il prof. Domenico Carratelli, Primario Neurologo dell&rsquo;ospedale S.Spirito in Sassia e docente in Neurologia all&rsquo; Universit&agrave; &ldquo;La Sapienza&rdquo; di Roma.<br /><br />&ldquo;L&rsquo;interesse per i temi della medicina riscontrati nell&rsquo;incontro dello scorso anno (Il 2&deg; cervello, relatore N.Canonico) – afferma il presidente dell&rsquo;Associazione, Filippo Martino,<br />ha suggerito di programmarne un altro su un tema di generale interesse. Gli stili di vita, sociali ed alimentari, hanno una grande influenza (insieme ad analisi e terapie) nell&rsquo; aumento dell&rsquo;aspettativa di vita e nella partecipazione ad attivit&agrave; fisiche e relazionali. L&#39;invecchiamento &egrave; un fenomeno complesso che non pu&ograve; essere affidato alla sola et&agrave; cronologica, si devono chiamare in causa altre &quot;et&agrave;&quot;: quella psicologica, l&#39;et&agrave; sociale, l&#39;et&agrave; biologica ed essere intese come un insieme compatto (Giumelli 1999). La capacit&agrave; di continuare a controllare il proprio corpo, la possibilit&agrave; di mantenere una vit&agrave; autonoma ed indipendente insieme alla condivisione e all&#39;inserimento in un contesto sociale ludico ma al tempo stesso strutturante producono un senso di benessere immediato che si traduce a livello psicologico in una sensazione di libert&agrave;, di vitalit&agrave; e di self efficiency che rinforzano l&#39;autostima posticipando e contrastando il decadimento psicofisico… (Imeroni, 1983)&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Aiutano questo mutamento del ruolo sociale degli anziani &ndash; conclude Martino – le ricerche in campo psicofisico e della nutrizione ma soprattutto la disponibilit&agrave; di nuovi farmaci e la scoperta di molecole che hanno effetti ritardanti il processo di invecchiamento. E&#39; di questi giorni la pubblicazione di notizie sul gene Parkina&quot;.<br />Nella fase successiva alla conferenza, durante la consueta fase conviviale, verr&agrave; estratto a sorte un libro tra i tesserati presenti.<br /><br />&nbsp;&nbsp;

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