“In piena stagione turistica quelle foto di pesci morti e di schiume di vario colore nel lago del Pertusillo non fanno bene all’immagine del Parco Nazionale Val d’Agri che punta molto su questo attrattore naturalistico e al richiamo di flussi di visitatori”. A sostenerlo è l’Associazione Bene Comune Viggiano, in una nota a firma del presidente Vittorio Prinzi, che aggiunge: “per oggi è annunciato l’ennesimo prelievo su pesci ed acqua da parte dell’Arpab, per fortuna resa operativa dopo la vicenda dei conti di bilancio “congelati”, a testimonianza che non si può “congelare” l’attività così delicata. E’ difficile per chi da anni si è occupato di queste problematiche in ruoli istituzionali (Comune, Provincia ) e adesso continua a farlo con impegno civile, allontanare sentimenti di amarezza e di profonda delusione per tutto quanto si poteva fare e non è stato fatto in una situazione che si ripete con una certa sistematicità”.
Per Prinzi "studi, indagini, rapporti scientifici, anche se non ancora in maniera esaustiva, hanno da tempo ipotizzato le cause di inquinamento del Pertusillo, consentendo di superare quella sottovalutazione determinata da più fattori e da più responsabilità. L’Ente Provincia di Potenza, da anni, ha "scoperto" alcune migliaia di scarichi abusivi, a conferma che la mia “antica” sollecitazione a dare priorità alla "mappatura" degli scarichi di acque reflue specie nelle aree rurali contermini al lago è la strada giusta nella direzione di individuare soluzioni di efficace e sicura prevenzione ad ogni forma di inquinamento. Il precedente direttore dell’Arpab parlò della presenza di circa 400 discariche abusive in aree agricole dove sono presenti aziende.
E – continua il presidente dell’Associazione di Viggiano – mettere insieme le nuove foto del Pertusillo con gli articoli di stampa di qualche giorno fa sulle inchieste della magistratura ordinaria e contabile riferite a Programma Operativo Val d’Agri produce maggiore sconcerto. Quando ho sollecitato una rimodulazione del POV – precisa – ho voluto indicare specificatamente un progetto di lavori di ammodernamento e rifacimento della rete fognaria dei comuni e delle contrade rurali della valle da finanziare proprio attraverso le royalties. Un modo concreto per non dissipare le risorse del petrolio di cui si occupano adesso le inchieste e quindi per realizzare opere utili.
La tutela del lago è ovviamente la condizione imprescindibile per attuare l’accordo di Area Vasta che prevede un investimento di 2.500.000 di euro per un moderno e compatibile adeguamento delle strutture ricettive, di fruizione lungo il lago, compresa la balneazione di un tratto e la sua navigabilità. L’offerta di eco-turismo, di turismo culturale, per appassionati della pesca sportiva, per itinerari enogastronomici – conclude Prinzi – è matura per rappresentare un “pacchetto” da vendere nelle agenzie di viaggio e tra i tour operator italiani e stranieri. A questo punto è auspicabile un maggiore coordinamento tra Regione, Provincia, Unione Comuni, Comuni che si affacciano sull’invaso, Apt ed Ente Parco, al quale ben venga l’apporto del Ministero all’Ambiente”.
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