Assistenza sanitaria territoriale, Spada scrive a Bradascio

Il segretario dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale scrive al presidente della quarta Commissione per chiedere l’audizione delle associazioni “Amici del Cuore” di Grassano e Arca promotori del "Progetto Assistenza Territoriale"

Il consigliere regionale del Pd e segretario dell&rsquo;Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale, Achille Spada, in una missiva al presidente della quarta Commissione consiliare (Politica sociale), Luigi Bradascio, chiede l&rsquo;audizione delle associazioni &ldquo;Amici del Cuore&rdquo; sezione di Grassano e dell&rsquo; &ldquo;Arca&rdquo;, Associazione regionale cardiologi ambulatoriali.<br /><br />&ldquo;In una recente manifestazione pubblica alla quale ho partecipato &ndash; dice Spada &ndash; le associazioni Amici del Cuore sezione di Grassano e Arca, hanno illustrato un progetto sull&rsquo;assistenza sanitaria territoriale. Ritengo &ndash; continua Spada -&nbsp; che il tema sia meritevole di ulteriori approfondimenti e, pertanto, penso sia utile e proficua un&rsquo;audizione nella Commissione competente dei rappresentanti delle associazioni succitate, al fine di meglio sviluppare una discussione in merito&rdquo;.<br /><br />Il &quot;Progetto Assistenza Territoriale&quot; significa pensare ad una sanit&agrave; in grado di offrire la migliore qualit&agrave; a prezzi competitivi, con una lotta agli sprechi, un&rsquo;organizzazione delle prestazioni omogenee, una qualit&agrave; media alta. Affidare temporaneamente le zone critiche alle aziende sanitarie che sviluppano qualit&agrave;. Un&rsquo;adozione delle strutture da parte delle strutture d&rsquo;eccellenza. Diminuire il carico burocratico che inficia lo sviluppo e favorisce l&rsquo;inefficienza. Governare la sanit&agrave; dal di dentro, con una maggiore partecipazione dei professionisti.<br /><br />&ldquo;L&rsquo;assistenza territoriale &ndash; sottolinea Spada riprendendo il Progetto &ndash;&nbsp; pu&ograve; porsi nell&rsquo;ambito del Servizio sanitario nazionale come modello integrativo, ovvero alternativo al ricovero in ambito ospedaliero. Importante, inoltre, la comunicazione puntuale in un quadro normativo nazionale che vede il confronto aperto tra realt&agrave; urbane e decentrate, tra il Sud ed il Nord dell&rsquo;Europa con la politica che deve&nbsp; individuare le finalit&agrave; e gli obiettivi di un sistema da rivalorizzare, ponendolo a modello di riferimento a livello mondiale. La politica non deve entrare nella gestione, ma dare indirizzi e tempi, favorendo controlli accurati dalla fase progettuale alla gestione degli appalti, alla realizzazione. E&rsquo; importante &ndash; continua Spada – strutturare una nuova medicina del territorio &lsquo;orientata sul paziente&rsquo; che deve realizzare un sistema di cure imperniato su valori diversi. E&rsquo; necessario focalizzarsi sui bisogni dei cittadini e non solo sulla cura delle singole malattie, realizzando una medicina dell&rsquo;iniziativa, proattiva, diversa dalla medicina dell&rsquo;attesa ospedaliera, una medicina in rete per condividere le informazioni, creando una relazione stabile con il paziente e offrendo un servizio onnicomprensivo, continuato, centrato sulla persona, capace di coordinare le cure nei diversi momenti per tutto il ciclo della vita. Trasformare i cittadini, oggi soggetti passivi &ndash; conclude – in partner nella gestione della propria salute e di quella della comunit&agrave; di appartenenza&rdquo;.<br />

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