Assestamento bilancio 2016/2018, sì dal Consiglio regionale

L’operazione più rilevante riguarda lo sblocco della prima parte dei fondi della ex card carburante (67,7 milioni di euro) a seguito del protocollo d’intesa siglato dalla Regione e dal Ministero dello Sviluppo economico il 21 dicembre scorso

Il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza (con 12 voti favorevoli di Pd, Pp, Udc, Psi e Pace del Gm e 4 voti contrari di M5s, Pdl-Fi e Romaniello del Gm) il disegno di legge della Giunta che riguarda l&rsquo;assestamento al bilancio di previsione 2016/2018 della Regione. Il provvedimento riporta le risultanze contabili del Rendiconto finanziario per il 2015, riformulato dal governo regionale a seguito della mancata parifica da parte della Corte dei Conti. Tiene conto, inoltre, degli aggiustamenti contabili decisi dal Consiglio regionale con la legge di variazione del bilancio n. 26/2016, che ha disposto alcune spese improcrastinabili da sostenere nel dicembre del 2016 ed iscritto nel bilancio 2017 le spese finanziate con i Fondi per lo sviluppo e la coesione (Fsc) 2014/2020 e il finanziamento per l&rsquo;alta velocit&agrave;. In conseguenza di queste scelte, con l&rsquo;assestamento i residui attivi passano dai circa 900 milioni previsti a un ammontare definitivo di 1 miliardo e 216 milioni di euro, mentre i residui passivi passano dai circa 741 milioni previsti a un ammontare definitivo di circa 582 milioni di euro. Lo scostamento dalle previsioni, si legge nella relazione al provvedimento, &egrave; stato determinato &ldquo;a causa del riaccertamento e del rallentamento degli impegni di parte corrente e capitale, soprattutto per effetto delle norme sul pareggio di bilancio&rdquo;.<br /><br />Gran parte delle variazioni apportate con l&rsquo;assestamento al bilancio di previsione riguardano la reiscrizione dei fondi vincolati e accantonati dopo la modifica del risultato di amministrazione (che passa da 271 a 574 milioni di euro). L&rsquo;operazione pi&ugrave; rilevante sul piano finanziario riguarda lo sblocco della prima parte dei fondi della ex card carburante a seguito del protocollo d&rsquo;intesa siglato dalla Regione e dal Ministero dello Sviluppo economico il 21 dicembre scorso: in tutto 67,7 milioni di euro di cui 33,7 milioni di euro per misure di incentivazione dello sviluppo economico e 34 milioni di euro per misure di coesione sociale. Nel dettaglio con questi fondi si prevede di finanziare: incentivi per la riduzione dei consumi energetici per 9 milioni di euro, gi&agrave; finanziati con fondi liberi dell&rsquo;esercizio 2016 che a questo punto saranno impegnati per la forestazione e il progetto Vie blu; fondo di coesione interna per i Comuni con meno di 2.500 abitanti da finanziare con 2 milioni di euro nel 2016 e 2 milioni di euro nel 2017; interventi per la creazione di occupazione stabile da finanziare con 4 milioni di euro sull&rsquo;esercizio 2016; promozione della mobilit&agrave; sostenibile verso le aree produttive con 1 milione di euro per il 2016; piani di sviluppo industriale con i pacchetti integrati di agevolazioni (Pia) con 10 milioni di euro per il 2017; sostegno alle tecnologie abilitanti dell&rsquo;industria 4.0 con 8 milioni di euro per il 2017; dottorati con specializzazioni in tecnologie abilitanti dell&rsquo;industria 4.0 con 1,2 milioni di euro per il 2017; reddito minimo di inserimento con 30 milioni di euro per il 2017.<br /><br />Nel dibattito che ha preceduto il voto sono intervenuti i consiglieri Romaniello e Pace (Gm), Lacorazza e Cifarelli (Pd), Leggieri (M5s), Napoli (Pdl-Fi), l&rsquo;assessore all&rsquo;Agricoltura Braia e il presidente della Regione Pittella.<br /><br />Approvati anche tre ordini del giorno collegati all&rsquo;assestamento del bilancio di previsione 2016/2018. Con il primo, proposto da Cifarelli (Pd – approvato con 14 voti favorevoli di Pd, Pp, Pdl-Fi, Udc, Gm, Psi e 1 astensione dell&rsquo;M5s), si impegnano il presidente della Regione e la Giunta &ldquo;a prevedere in occasione dell&rsquo;approvazione della disciplina di applicazione del Fondo di coesione interna di cui all&rsquo;art. 22 della legge regionale n. 10/2002 per le annualit&agrave; 2017/2018 l&rsquo;estensione del beneficio ai Comuni con popolazione fino a 3 mila abitanti&rdquo;. Con il documento si chiede inoltre &ldquo;di vincolare parte delle somme destinate ai piccoli Comuni al pagamento del corrispettivo per la convenzione tra gli stessi ed il sistema camerale per lo Sportello unico per le attivit&agrave; produttive&rdquo;.<br /><br />Con il secondo, proposto da Lacorazza, Miranda Castelgrande, Spada, Giuzio, Polese (Pd), Bradascio (Pp), Romaniello e Pace (Gm), Napoli e Castelluccio (Pdl-Fi), integrato dall&rsquo;assessore Braia (approvato con 14 voti favorevoli di Pd, Pp, Pdl-Fi, Udc, Gm, Psi e 1 astensione dell&rsquo;M5s), si impegna la Giunta regionale &ldquo;a favorire intese tra la societ&agrave; Acqua spa e i Consorzi di bonifica, societ&agrave; in house della regione Basilicata nonch&eacute; con la Regione stessa al fine di avviare percorsi di collaborazione sinergica per la realizzazione delle rispettive finalit&agrave; statutarie o comunque per la messa a disposizione del rispettivo know how, anche al fine di consentire ad Acqua spa di potenziare la sua funzionalit&agrave; operativa attraverso l&rsquo;implementazione delle attivit&agrave; attualmente svolte, affinch&eacute; il costo del relativo personale resti collocato nel solco dell&rsquo;equilibrio sinallagmatico che gli &egrave; proprio e non rischi di gravare sul bilancio regionale in termini di contributo&rdquo;. Il documento prevede inoltre che &ldquo;la fase transitoria utile alla ridefinizione del ruolo di Acqua spa avr&agrave; una durata congrua, rapportata anche ai tempi occorrenti per l&rsquo;assestamento degli equilibri delineatisi in sede nazionale e, comunque, si concluder&agrave; entro e non oltre il 31/12/2017; per le attivit&agrave; relative ai precedenti punti Acqua spa dovr&agrave; avvalersi di tutto il personale vincitore di concorso; si dovranno verificare, in accordo con Acqua spa, percorsi di mobilit&agrave; di personale; si dovr&agrave; verificare che la societ&agrave; Acqua spa possa essere inglobata per fusione ed incorporazione con mantenimento del ramo d&rsquo;azienda presso Acquedotto lucano spa&rdquo;. Prevista infine &ldquo;la realizzazione di un data base con l&rsquo;inserimento delle criticit&agrave; territoriali segnalate da amministrazioni comunali, Autorit&agrave; di bacino, Dipartimento Protezione civile, Ufficio geologico, Ufficio Ciclo dell&rsquo;acqua; la creazione di una rete di monitoraggio delle opere realizzate con mano d&rsquo;opera bracciantile in maniera tale da calibrare i successivi interventi manutentori nonch&eacute; garantire la continuit&agrave; esecutiva degli stessi ai fini della stabilit&agrave; geomorfologica del versante individuato; la produzione documentale relativa alle fasi di rendicontazione dei progetti speciali in amministrazione diretta&rdquo;.<br /><br />Con il terzo ordine del giorno, proposto da Napoli (Pdl-Fi &ndash; approvato con 13 voti favorevoli di Pd, Pp, Pdl-Fi, Udc, Gm, Psi e 1 astensione dell&rsquo;M5s) si impegna la Giunta regionale &ldquo;a predisporre, in occasione della legge regionale di stabilit&agrave; per il 2017 ovvero del pertinente collegato, disposizioni idonee a valorizzare, nel settore della sanit&agrave;, le strutture private con l&rsquo;obiettivo tanto di ridurre le liste di attesa quanto per contenere il fenomeno della migrazione sanitaria dei pazienti lucani&rdquo;.&nbsp;

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