Assemblea regionale Spi Cgil

Dare attuazione al protocollo firmato con l’Anci Basilicata e alle linee guida per la formazione dei Piani intercomunali socio-sanitari e socio assistenziali e creare così le condizioni per un avanzamento delle politiche di gestione associata di funzioni fondamentali e servizi pubblici e dare gradualmente attuazione alle leggi che prevedono unioni e fusioni dei Comuni, partendo dalla sperimentazione di progetti e azioni condivise.
È lo scopo dell’iniziativa che si è svolta oggi al Park Hotel di Potenza dal titolo “Contrattazione sociale territoriale: quale prospettiva per la gestione associata delle funzioni fondamentali e dei servizi pubblici comunali per gli anziani?” promossa dallo Spi Cgil Basilicata in occasione dell’assemblea regionale. All’incontro, presieduto dalla segretaria generale Spi Cgil Potenza Beatrice Galasso sono intervenuti Nicola Allegretti, segretario generale Spi Cgil Basilicata, Pierluigi Smaldone dell’ IRES Basilicata, Raffaele Atti dello Spi Cgil nazionale, Salvatore Adduce presidente Anci Basilicata, Flavia Franconi vice presidente della Giunta regionale, Filippo Bubbico vice ministro dell’Interno e Angelo Summa segretario generale Cgil Basilicata.
“Ogni ulteriore calo di attenzione rispetto al welfare e alle politiche sociali che riguardano gli anziani – ha dichiarato il segretario generale Spi Cgil Basilicata Nicola Allegretti – avrà un peso rilevante per una regione come la Basilicata in cui la spesa sociale e i servizi complessivamente offerti ai cittadini sono molto ridotti, nonostante gli sforzi fatti negli ultimi anni per cercare di invertire la tendenza. Sembra che facciamo un passo avanti e subito dopo un passo indietro. Nella legge di bilancio 2017 il finanziamento del fondo per la non autosufficienza è diventato strutturale, è stato approvato nel 2016 l’aggiornamento dei Lea nella Conferenza Stato – Regioni, è stata approvata la legge delega di contrasto alla povertà, e poi le Regioni non trovano l’accordo sulle modalità per contribuire al contenimento della spesa pubblica e il taglio alla sanità e alla spesa sociale diventa automatico.
Condividiamo l’allarme lanciato dall’Anci nei mesi scorsi sullo spopolamento della regione, sulla chiusura degli uffici postali, sulle scuole, sui trasporti. Condividiamo l’appello lanciato dalle province sui rischi per la sicurezza dei cittadini che derivano dalla mancanza di risorse per garantire servizi essenziali, a partire dalla manutenzione delle strade e delle scuole. Nello stesso tempo riteniamo che le istituzioni dovranno fare ogni sforzo per “salvare il sociale” e per non mettere a rischio la tenuta stessa delle nostre comunità.
Noi come Spi – conclude – faremo la nostra parte – saremo in campo con le nostre proposte e non smetteremo di sollecitare le istituzioni locali ad utilizzare tutte le forme che la legge consente per migliorare l’offerta dei servizi essenziali per i cittadini e in particolare per gli anziani e destinare più risorse alle politiche sociali”.
“La nostra azione – ha detto il segretario generale Cgil Basilicata Angelo Summa – si basa sul come possiamo cambiare le politiche sociali delle nostra regione e come utilizzare al meglio le poche risorse che ci sono, migliorando le condizioni dei pensionati e di tutti gli uomini e le donne di questa regione. L’unica strada, a nostro avviso, è la gestione associata dei servizi come modello per affrontare le criticità che ci sono altrimenti continueremo a pagare la disuguaglianza tra nord e sud e anche all’interno della nostra stessa regione. Non ci fermeremo. Rivendicheremo ogni giorno ai sindaci e alla Regione Basilicata la necessità di una gestione associata affinché diventi elemento caratterizzante della Basilicata che vuole cambiare, l’unica maniera in una piccola regione per liberare risorse da usare per potenziare i servizi. La Basilicata è povera non solo di lavoro ma anche di welfare. È il momento di fare delle scelte politiche e decidere di investire in questo settore. Lo sviluppo del Mezzogiorno non passa solo attraverso i piani industriali ma attraverso i pilastri infrastrutturali (sapere, istruzione, università, asili nido, assistenza) su cui costruire la robustezza del territorio. Da oggi in avanti chiederemo alla Regione Basilicata di assumere la centralità della gestione associata dei servizi”.
“Lo Spi Cgil – ha concluso il segretario nazionale Spi Cgil Raffaele Atti –  ha esercitato in questi mesi un forte impegno a livello nazionale conquistando il tavolo di confronto con il governo che ha dato i primi risultati a partire dall’intesa sulle pensioni e alcune modifiche alla riforma Fornero. Il confronto con il governo è proseguito sulla non autosufficienza e in particolare su come usare il fondo nazionale per una politica che garantisca anche a livello territoriale un’uniformità rispetto all’assistenza delle persone non autosufficienti. così come per la legge sull’invecchiamento attivo è necessario che si arrivi ad una legge quadro nazionale. A livello locale il suggerimento è di impegnarsi a trasformare gli ambiti territoriali in unioni dei Comuni per avere un assetto istituzionale più adeguato”.

Bas 05

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