L'Assemblea degli iscritti e simpatizzanti del PD di Bernalda e Metaponto è stata un’iniziativa partecipata e di qualità che ha portato con se un confronto molto ruvido e duro ma costruttivo, al centro del quale non vi era un processo ma solo il bene e il futuro della nostra Regione. L'ultima tornata elettorale ha dimostrato che l'unico ed ultimo partito di eredità novecentesca rimasto in vita è il Partito Democratico. Gli altri partiti si sono dissolti.
E’ quanto si legge in una nota del Coordinamento di Circolo del Partito Democratico Bernalda e Metaponto.
“C’è un futuro da costruire – si legge ancora nella nota – tramite disegni che vedano protagonista tutta la nostra base. Con l’Assemblea è stata data la giusta scossa potenzialmente in grado di rimettere tutti in carreggiata entro tempi certi, oltre i quali c'è solo il baratro e l'anticipazione di nuovi progetti che comunque non ci spaventano. Puntiamo a fare sempre meglio e ad arricchire la discussione colmando le assenze di parte del gruppo dirigente, stanco si di sbattere contro muri di gomma di natura diversa e che vanno tutti abbattuti, ma che solo ritrovando lo spirito di partecipazione potrà contribuire al rilancio. Dal punto di vista amministrativo le critiche che da tempo, e non solo dal mese di maggio, mettiamo in campo in modo costruttivo, non contestano l’operato dei singoli ma l’intero modo di avanzare comune che non ci ha soddisfatto, fatto di debole direzione, ingiustificate assenze e mancate prese di posizione. E’ normale che ci si rivolga a Sindaco ed assessori poiché sono loro gli attori principali dell’operato amministrativo, così come ci si rivolge a Segretario e Capogruppo per la parte politica. Mettere alla gogna singolarmente il Sindaco Chiruzzi o gli assessori Petrocelli e Paradiso serve solo al PDL per creare titoloni e continuare con toni che bisogna abbassare, è un meccanismo che fa male ma la gente ha imparato a guardare i contenuti e non solo la forma; Leo sa che non miriamo ad isolarlo ma a costruire percorsi produttivi insieme, anche e soprattutto denunciando le defezioni nonostante in tasca si porti la stessa tessera. Non siamo un partito azienda e quando manca la sostanza il silenzio non risolve i problemi. Al Sindaco – conclude la nota – diamo atto di aver fatto passi indietro durante la verifica che hanno fatto seguire anche quelli degl’altri attori, adesso è il tempo dei passi di tutti nella stessa direzione”.
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