Assegnazione terreni demaniali, Romaniello: troppi ritardi

Il consigliere Sel annuncia un’iniziativa nei confronti dell’assessore all’agricoltura Mastrosimone perché “faccia il punto sulle azioni contenute nel Psr a sostegno del ricambio generazionale in agricoltura e delle agevolazioni ai giovani”

“Ci sono troppi ritardi e ostacoli che impediscono l’assegnazione ai giovani agricoltori lucani di 24mila ettari di terreni demaniali: il 30 giugno scorso è scaduto il termine previsto dall’art.66 del decreto-legge n. 1 del 2012 entro il quale il ministero delle Politiche agricole e il ministero dell’Economia avrebbero dovuto approvare il primo decreto attuativo con l’elenco delle terre demaniali da assegnare a giovani agricoltori. Da notizie informali assunte presso i Ministeri è stato accertato che il provvedimento ‘è in elaborazione’, che il decreto al quale si sta lavorando contempla solo la vendita e non l’affitto e che, come prevedibile, si tratterà di un elenco molto limitato”. A sostenerlo è il capogruppo di Sel in Consiglio regionale, Giannino Romaniello evidenziando che “a tre anni dalle promesse fatte ai giovani dai governi e dai Ministri delle Politiche agricole che si sono succeduti, a più riprese, di destinare 350mila ettari in possesso dell’Agenzia del Demanio, non è stato possibile assegnare nemmeno un solo ettaro”.

Nel sottolineare che “sono alcune centinaia i giovani agricoltori lucani (oltre 50mila è il dato nazionale) che guardano con grande interesse alla vendita dei terreni agricoli da parte dell’Agenzia e continuano a chiedere chiarezza nelle modalità di assegnazione”, Romaniello aggiunge che “come ha messo in guardia l’Agia, associazione giovani imprenditori agricoli della Cia lucana, è sempre forte il rischio che questi beni dello Stato finiscano nelle mani di speculatori. A livello regionale, inoltre, sono attesi i risultati dei tanti progetti del dipartimento Agricoltura che puntano a favorire l’ingresso dei giovani alla guida di aziende agricole, zootecniche e agrituristiche, senza limitarsi allo specifico bando del Psr che ha segnato la vittoria della burocrazia sulle aspirazioni dei giovani intenzionati seriamente a lavorare nei campi”.

Di qui le proposte di Sel che ha deciso un sit-in di protesta il 12 luglio davanti la sede del ministero alle Risorse Agricole con lo slogan “basta promesse”: immediata pubblicazione del decreto attuativo con il primo elenco di terre pubbliche da assegnare ai giovani; ribadire la priorità dell’assegnazione in affitto, con contratto agrario, per mantenere il carattere di ‘bene comune’ delle proprietà pubbliche; emanare una circolare attuativa per le Regioni e gli Enti locali, titolari di gran parte del patrimonio pubblico a vocazione agricola, che fornisca tutte le indicazioni procedurali necessarie e consenta di sgomberare il campo dagli alibi burocratici.

Sul tema Romaniello annuncia un’iniziativa nei confronti dell’Assessore regionale all’Agricoltura Mastrosimone perché “sviluppi il massimo impegno nei confronti del ministro Catania e del premier Monti e perché faccia il punto sulle azioni contenute nel Psr a sostegno del ricambio generazionale in agricoltura e delle agevolazioni ai giovani che continuano a lamentare l’alto costo della terra, le difficoltà di accesso al credito e l’eccesso di burocrazia, fattori che scoraggiano fortemente la strada dell’impresa agricola”.

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