Ass. “Il cielo in una stanza”: prevenire cyberbullismo

“La giornata mondiale per la sicurezza in rete, il Safer Internet Day che ricorre il 9 febbraio  offre spunti di riflessione su un fenomeno che diventa sempre più preoccupante e che impone a tutti i livelli una presa di coscienza che porti ad azioni concrete di prevenzione e sensibilizzazione.
Bisogna farlo per evitare che il cyberbullismo possa essere letto come uno dei tanti problemi “fisiologici” di una società in evoluzione e, in quanto tale, relegato in quel concetto di “normalità” che tanti danni sta creando a livello educativo.
Un’analisi, questa, confermata  dall’attività che come associazione “Il cielo nella stanza” – dichiara il presidente Nino Cutro – stiamo svolgendo, incontrando studenti e genitori: è emerso che il problema non viene sufficientemente percepito come tale. Non ci si rende conto dei rischi di un uso sbagliato della rete, del web e dei danni che tutto questo può causare ai giovani, se non davanti a gravi fatti di cronaca.
Ancor più non si è sufficientemente consapevoli che spesso un uso distorto dei social, quando c’è ‘l’intenzionalità di farlo”, può divenire “un’arma” nelle mani di chi vuol colpire la vittima di turno.
Un intervento di prevenzione e di sensibilizzazione delle famiglie e dei giovani, sin dal periodo delle scuole elementari è pertanto  indispensabile, senza voler colpevolizzare nessuno e né demonizzare i nuovi strumenti di comunicazione.
Internet è una grande risorsa, ma che va usata in maniera consapevole e nel rispetto delle persone.
Per ottenere dei risultati è necessario fare rete, coinvolgendo istituzioni, il mondo del volontariato, gli enti. E’ il motivo per il quale l’associazione “Il cielo nella stanza” ha sottoscritto protocolli con l’Asp, il Tribunale dei Minorenni, il Garante per l’Infanzia della Regione Basilicata, con il Coni.  
Luogo privilegiato dove far passare messaggi di buone prassi e di un uso responsabile della rete è la scuola. Apprezziamo molto il progetto del Miur che prevede un coinvolgimento diretto degli studenti su questo tema.
Da parte nostra, con la piena disponibilità degli esperti che fanno parte del Comitato Scientifico dell’associazione, abbiamo dato e daremo un contributo fattivo sia in sede di analisi del fenomeno che di proposte per intervenire.
E in tema di analisi, dopo la positiva esperienza fatta con il Liceo artistico e Musicale di Potenza della somministrazione di un questionario tra gli studenti dai risultati estremamente interessanti, pensiamo di fare un’indagine a tappeto su tutto il territorio regionale. Questo ci consentirà di mettere a disposizioni dati che dovranno consentire di intervenire in maniera mirata a tutti i livelli, soprattutto a livello politico-istituzionale, inserendo il contrasto al bullismo e al cyberbullismo tra le priorità nei piani di azione  per la persona,  alla quale la Regione sta guardando  con particolare interesse”.

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