Anche a Matera, come in pochi Centri dell’ Italia Settentrionale, è stata introdotta, dall’ Unità Operativa di Chirurgia Generale, una tecnica innovativa per la correzione del pectus excavatum, denominata “sternoplastica mininvasiva sec. Nuss”. Il pectus excavatum é una malformazione dello sterno che risulta infossato nella gabbia toracica; la principale conseguenza, oltre ad un danno estetico, è la compressione del cuore. L’equipe materana, diretta dal dott. Teodorico Iarussi, è intervenuta su un giovane paziente di 20 anni giunto dal Centro-Italia, posizionando in videotoracoscopia una protesi intratoracica in grado di spingere lo sterno in avanti. La tecnica finora eseguita per questo tipo di intervento, consisteva in una complessa ricostruzione dello sterno, seguita da un rischioso decorso post-operatorio e da una lunga e dolorosa convalescenza di alcuni mesi. Invece, con quella innovativa, il decorso post-operatorio risulta ben tollerato, con una degenza ospedaliera di soli quattro giorni ed il ritorno ad una piena attività motoria in circa un mese. La protesi impiantata verrà poi rimossa dopo circa tre anni, sempre con tecnica videotoracoscopica, lasciando lo sterno ormai corretto nella normale sede. L’attività di chirurgia toracica nell’ospedale Madonna delle Grazie di Matera è comunque complementare alla più articolata attività di chirurgia generale; sono stati infatti operati, su un totale di 1200 pazienti a partire dal mese di Settembre 2011 ad oggi, 88 tumori maligni del colon con tecnica “open” e videolaparoscopica, 81 carcinomi della mammella e 7 neoplasie del pancreas. bas 03