Asili gratuiti, Giuliano presenta proposta di legge

Il garante dell’infanzia, in una conferenza stampa, ha illustrato, presente anche il presidente della quarta Commissione Bradascio, i contenuti della pdl elaborata da un tavolo tecnico con il contributo dei sindaci di Bella, Potenza e Venosa

Asili nido, classi primavera e scuola dell&rsquo;infanzia gratuiti per tutti i bambini della Basilicata: &egrave; quanto prevede una proposta di legge sul sistema regionale integrato di educazione, istruzione e servizi sociali per l&rsquo;infanzia predisposta dal garante dell&rsquo;infanzia e dell&rsquo;adolescenza Vincenzo Giuliano.<br /><br />In una conferenza stampa,&nbsp; presente anche il presidente della quarta Commissione consiliare Luigi Bradascio, il garante ha illustrato i contenuti della proposta, elaborata da un tavolo tecnico con il contributo dei sindaci di Bella, Potenza e Venosa e dei rappresentanti delle sezioni primavera e degli asili nido operanti sul territorio.<br /><br />&ldquo;La condizione dei servizi per le bambine e i bambini da zero a sei anni in Basilicata &ndash; ha detto Giuliano – &egrave; in uno stato di grave inadeguatezza: solo l&rsquo;otto per cento di essi fruisce degli asili-nido; il costo medio del servizio mensa nella scuola dell&rsquo;infanzia &egrave; secondo solo a quello della Regione Lombardia. La nostra iniziativa si alimenta nella prospettiva che in Basilicata esistono le condizioni perch&eacute;, a favore dell&rsquo;infanzia, si realizzi una politica nuova di alto livello qualitativo e si nutre della fiducia nella lungimiranza della programmazione regionale e nella volont&agrave; del governo regionale di realizzare grandi idee progettuali&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Con la proposta&ndash; ha aggiunto – potremmo dare assistenza ad oltre 26.000 bambini e dare un contributo occupazionale a circa 1000 operatori del settore. Attualmente la Regione per dare assistenza a poco&nbsp; di pi&ugrave; di 700 bambini&nbsp; negli asili nido spende circa 900.000 euro l&rsquo;anno e circa 7 milioni di euro sono le risorse variamente destinate per l&rsquo;infanzia dalla Regione e dallo Stato. A queste risorse potrebbero essere aggiunte quelle derivanti dal Miur&rdquo;.<br /><br />&ldquo;La civilt&agrave; di un popolo &ndash;ha detto il presidente della quarta commissione Luigi Bradascio &ndash; si misura per la sensibilit&agrave; che dimostra per le componenti pi&ugrave; deboli. Condivido appieno la proposta del garante. Il momento non &egrave; proprio dei migliori dal punto di vista finanziario ma la capacit&agrave; di una classe politica deve essere quella di riuscire a spostare le risorse da dove meno servono per garantire servizi essenziali ai cittadini. La Regione Basilicata non parte proprio da zero in questo settore E&rsquo; operativa da qualche settimana la legge proposta dei consiglieri Romaniello e&nbsp; Cifarelli&nbsp; sulla &lsquo;tagesmutter&rsquo;, la mamma di giorno. Un luogo di vita per i bambini, il nido familiare, inserito in un contesto ambientale e sociale di tipo familiare, una alternativa ai tradizionali asili nido, per conciliare l&#39;esigenza di mantenere, quanto pi&ugrave; possibile, il contatto genitori e figli, assicurando nello stesso tempo alla famiglia, e alle madri in particolare, la conciliazione tempo &ndash; lavoro&rdquo;.<br /><br />Il presidente Bradascio ha comunicato che si far&agrave; portavoce presso la Giunta regionale per la convocazione di un tavolo tecnico con tutti gli interessati al fine di poter arrivare alla condivisione e approvazione della proposta di legge.<br /><br />Alla conferenza stampa hanno partecipato anche il sindaco di Venosa Tommaso Gammone, l&rsquo;assessore del Comune di Bella Vito Leone ed il formatore Luigi Magno, tutti facenti parte del tavolo tecnico che ha predisposto la proposta. I rappresentanti delle amministrazioni hanno evidenziato le gravi difficolt&agrave; finanziarie in cui si trovano le famiglie costrette molte volte a rinunciare agli asili nido per i propri figli. Luigi Magno ha invece evidenziato come &ldquo;la proposta di legge non rappresenti un &lsquo;favore&rsquo; che viene fatto ai bambini ma un dovere sancito nei diritti quali l&rsquo;educazione, la istruzione, l&rsquo;assistenza sociale e la cura sanitaria.<br /><br />L.C.<br />

    Condividi l'articolo su: