Asi Potenza, Bochicchio: problemi vengono da lontano

Per il consigliere regionale del Psi: “Il Consorzio Industriale di Potenza non ha sufficienti risorse finanziarie per poter operare nel medio – lungo periodo e sarebbe auspicabile che la Regione Basilicata faccia un ulteriore sforzo finanziario”

&ldquo;Il provvedimento approvato ieri dal Consiglio regionale va salutato certamente con favore perch&eacute; va nella direzione di assicurare nell&rsquo;immediato importanti servizi quali l&rsquo;erogazione di acqua industriale, depurazione di acque e fanghi, trattamento rifiuti liquidi speciali, manutenzione di strade ed aree verdi&rdquo;. E&rsquo; quanto afferma il capogruppo consiliare&nbsp;del Partito socialista italiano, Antonio Bochicchio, che continua: &ldquo;tuttavia va detto con chiarezza che il Consorzio Industriale di Potenza non ha sufficienti risorse finanziarie per poter continuare ad operare nel medio – lungo periodo e sarebbe auspicabile che la Regione Basilicata, nelle more della definizione del piano di risanamento e del riassetto pi&ugrave; generale della governance delle aree industriali, faccia un ulteriore sforzo finanziario a favore di questo Ente e di tutti lavoratori impegnati nella gestione dei servizi&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Sono stati fatti in passato &ndash; sottolinea Bochicchio – tutti gli sforzi necessari per assicurare i servizi essenziali alle aziende insediate nel comprensorio e allo stesso tempo, cosa non scontata, garantire gli emolumenti ai dipendenti. I problemi dell&rsquo;Asi vengono da lontano, &egrave; una storia iniziata 60 anni fa, prima come braccio operativo della Cassa del Mezzogiorno, poi come ente erogatore di servizi alle imprese. La principale causa di indebitamento, giova ripeterlo, risale al venir meno del contributo di quasi 4 miliardi di lire che il Ministero dello Sviluppo economico garantiva all&rsquo;Ente per far fronte agli oneri di gestione di opere e infrastrutture presenti sulle aree individuate dalla legge n. 219 del 1981. La situazione si &egrave; via via aggravata a causa della congiuntura negativa degli ultimi anni, fatta di poche assegnazioni e molte dismissioni nonch&eacute; dalla mancata revisione delle tariffe. I costi di gestione, uniti alla spesa per l&rsquo;energia elettrica, rappresentano oggi una debitoria di circa 20 milioni di euro che ha portato purtroppo il Consorzio nei mesi scorsi anche a subire un pignoramento presso terzi da parte di Enel&rdquo;.<br /><br />&ldquo;In questi anni &ndash; continua Bochicchio – &egrave; stato fatto tutto il possibile in termini di impegno e di energie personali, anche grazie alla disponibilit&agrave; di tutti dipendenti dell&rsquo;Asi, per dare senso ad un struttura che, &egrave; sempre opportuno ricordare, coinvolge direttamente o indirettamente 26mila addetti oltre ai dipendenti consortili ed ai lavoratori impiegati nella gestione dei servizi. Proprio per questo ho salutato con favore &ndash; conclude il consigliere – l&rsquo;ordine del giorno del collega Romaniello approvato dalle Commissioni e trasformato poi in emendamento dal presidente Mollica per garantire ulteriori 700 mila euro al funzionamento dell&rsquo;intera struttura, oltre alle spettanze sacre per tutti i lavoratori anche quelle necessarie allo svolgimento delle normali attivit&agrave; dell&rsquo;Ente&rdquo;.<br />

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