Articolo 16; Digilio rilancia l'idea per due progetti Basilicata

“Da relatore in Senato per il mio gruppo sul decreto liberalizzazioni riferendomi all’articolo 16 l’ho definito una “trappola” per la Basilicata e a maggior ragione oggi, che sembra profilarsi un’accelerazione dell’iter individuato dallo stesso decreto, confermo quel giudizio”.
Lo afferma Egidio Digilio, coordinatore regionale di Fli e già senatore, spiegando che la “trappola” tesa alla Regione Basilicata (consentite di raddoppiare la produzione e quindi di incrementare la ricerca e vi daremo più soldi) è nuovamente scattata in queste ore, con l’aggravante – sostiene – dell’assenza di interlocuzione istituzionale regionale e, mi si consenta, di una classe politica dirigente adeguata ad affrontare la straordinarietà della situazione che impone ben altro profilo di classe politica dirigente”.
Nell’”incoraggiare l’iniziativa dei parlamentare dl Pdl Viceconte e Latronico”, Digilio però precisa che "la soluzione per me è la stessa che ho posto dai banchi del Senato e dall’aula delle Commissioni: farsi finanziare dal Governo due progetti essenziali riferiti all’ammodernamento-rifacimento della SS 407 Basentana che rischia l’interruzione per diversi tratti, con disagi facilmente immaginabili e all’alta velocità per la linea ferroviaria Taranto-Metaponto-Potenza sino a Salerno.
Nel ricordare che Otto anni di Governatorato sarebbero stati sufficienti per gestire anche risorse finanziarie maggiori di quelle gestite sinora, Digilio sostiene che “ci vuole però una chiara strategia che faccia della gestione e della spesa ordinarie elementi di discontinuità con quanto è accaduto sinora con il P.O. Val d’Agri e i 350 milioni di euro di royalties disseminati in tanti rivoli senza produrre né posti di lavoro stabili e duraturi, né sviluppo e né benessere sociale. Proprio per questo continuo a proporre la candidatura di due mega-progetti al posto di tantissimi micro-progetti. Soprattutto da come si gestirà il confronto con il Governo sull’art. 16 – conclude – dipendono le sorti dell’affermazione della buona politica a tutela delle comunità locali, quella buona politica che sul petrolio ha dimostrato di non esserci,  né a destra, né a sinistra e né al centro”.

bas 07

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