(ANSA) – Il pittore fiammingo Guglielmo Borremans – che frequentò nel Settecento la scuola napoletana e per alcuni anni la Basilicata – è una delle sorprese ''storiche'' e ''artistiche'' piu' interessanti del Barocco lucano. Lo si e' appreso oggi, a Matera nel corso della giornata di studi dedicata alle ''Nuove ricerche sul barocco lucano'', a seguito di un progetto avviato dalla società di servizi per l'arte ''Portasibilia'' con l'apporto dei docenti dell'Universita' di Basilicata, Elisa Acanfora e Mauro Vincenzo Fontana, e delle Soprintendenze regionali.
Borremans, che soggiornò a Napoli e in Sicilia, per 7-8 anni lavorò in Basilicata dove realizzò a Forenza un ''Cielo della Passione di Cristo'' nella chiesa del Crocifisso e due pale. Altre opere si trovano in altri centri del Vulture. Ulteriori motivi di interesse della ricerca, che fa seguito alla mostra sugli ''Splendori'' del Barocco del 2009, riguarda l'attività svolta dal pittore napoletano Luca Giordano e dagli artisti lucani, che operarono anche fuori regione, come Luca Simonelli e Andrea Malinconico che hanno lasciato opere di pregevole intereresse. E poi Giacomo Colombo, un veneto che a Lagonegro
realizzò un ciclo cristologico, Gennaro Vassallo, Nicola Fumo per le realizzazioni di ''Ecce Homo'' e ''Cristi dolenti''.
La ricerca ha messo in luce testimonianze (quadri, statue, decorazioni) nelle chiese di Matera, Pomarico, Miglionico, Grottole, Montescaglioso, Ferrandina e Tricarico. Un ulteriore motivo di interesse della ricerca è dato dagli elementi decorativi e dalla ritrattistica commissionata da alti prelati trovati in alcune sedi arcivescovili, come quella di Tricarico.
Il lavoro svolto porterà a pubblicazioni e alla valorizzazione di itinerari alla scoperta del barocco lucano. L'evento è stato patrocinato dal Dipartimento culture europee e del Mediterraneo (Dicem) e di scienze umane (DiSu) dell'Università della Basilicata. (ANSA).
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