Arpab, Rosa: “Emerge un quadro desolante”

L’esponente di Fratelli d’Italia rivolgendosi a Vita: “vuole essere l'ennesimo direttore di un carrozzone che erode solo soldi pubblici o vuole finalmente puntare tutto su quella che è la vera mission dell'Arpab e cioè la protezione dell'ambiente?”

&ldquo;L&#39;Arpab continua a far parlare di s&eacute;. Ma non per quello che dovrebbe essere il suo ruolo&rdquo;. E&rsquo; quanto afferma il consigliere regionale Gianni Rosa (Gm) ricordando che &ldquo;si sta parlando dell&#39;Agenzia regionale per la protezione dell&#39;ambiente. Il che dovrebbe dire tutto. E invece no. Ricordiamo pure che l&#39;Arpab &egrave; finita nello scandalo Fenice con l&#39;arresto del suo direttore e di un funzionario. Cos&igrave; come ricordiamo che restano appese, in Basilicata, questioni ambientali di vitale importanza come l&#39;impatto del Centro Oli di Viggiano sul territorio, o quello dello stesso termovalorizzatore di Melfi che a quanto ne sappiamo continua a funzionare e dunque a inquinare. Per arrivare poi alle nubi nere che si sono sollevate anche negli ultimi giorni dallo stabilimento della Sider Potenza. O dall&#39;allarme radioattivit&agrave; nell&#39;ex area industriale di Tito Scalo. Questione appese. Come resta appesa la gestione post Sigillito dell&#39;Arpab&rdquo;.<br /><br />&ldquo;A questa inerzia &ndash; prosegue l&rsquo;esponente di Fratelli d&rsquo;Italia – si aggiunge la querelle del direttore Vita con i sindacati in relazione al fuorionda carpito durante un&#39;intervista, da un giornalista del &lsquo;Corriere della Sera&rsquo;, in cui l&#39;ingegner Vita ammette che all&#39;Arpab sono impiegati anche dei fannulloni. Avremmo preferito che il direttore Vita non affidasse questa &lsquo;denuncia&rsquo; ad un fuori onda ma che avesse avuto il coraggio di smascherare questi fannulloni, che bene non fanno all&#39;ente che dirige, tempo addietro. E invece ancora una volta il quadro che emerge dell&#39;Arpab &egrave; desolante. Se poi si aggiunge che ci troviamo di fronte ad un contenitore pieno zeppo di impiegati amministrativi e ben pochi tecnici, non possiamo che interrogarci sulla opportunit&agrave; che questa agenzia rimanga in piedi cos&igrave; com&#39;&egrave;. Alla luce di tutte le emergenze ambientali, e della sua mission, ci saremmo aspettati che l&#39;Arpab spingesse nella direzione dei controlli e dei monitoraggi. E invece, ancora oggi, si permette di assumere un altro direttore amministrativo, del quale per questioni di spazio sorvoleremo sulle modalit&agrave; d&#39;assunzione, come se quelli gi&agrave; in forze all&#39;Agenzia per l&#39;ambiente non fossero gi&agrave; abbastanza&rdquo;. &ldquo;Ci dica allora il direttore Vita &ndash; conclude Rosa – se vuole essere l&#39;ennesimo direttore di un carrozzone che erode solo soldi pubblici o vuole finalmente puntare tutto su quella che &egrave; la vera mission dell&#39;Arpab e cio&egrave; la protezione dell&#39;ambiente&rdquo;.<br />&nbsp;&nbsp;

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