Arpab, Rosa: atteggiamento inadempiente

Il consigliere regionale di Lb-Fdi: “L’Arpab si sostituisce all’Autorità giudiziaria e decide quali dati è opportuno pubblicare o no. Roba da dittatura”

&ldquo;Inconcepibile e inammissibile, non ci sono altre parole per definire la risposta, ieri, in Consiglio regionale, alla nostra interrogazione sul ritardo nella pubblicazione dei dati concernenti gli scarichi di Tecnoparco&rdquo;. Questo quanto dichiarato dal capogruppo consiliare di Laboratorio Basilicata – Fratelli d&rsquo;Italia, Gianni Rosa, che prosegue precisando: &ldquo;interrogazione a risposta immediata, presentata a novembre 2016, cui ci &egrave; stata fornita risposta solo ieri. E gi&agrave; questo ci d&agrave; la cifra di quello di cui stiamo parlando&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Ma di pi&ugrave;. L&rsquo;Assessore all&rsquo;Ambiente &ndash; sottolinea Rosa – ha giustificato l&rsquo;atteggiamento inadempiente di Arpab che aveva tenuto &lsquo;nascosti&rsquo;, per 5 mesi, i dati relativi alla concentrazione dei solventi organici aromatici (1,69 mg/l) che risultava &lsquo;superiore al limite (0,2 mg/l)&rsquo;. Per Pietrantuono &egrave; &lsquo;normale&rsquo; che l&rsquo;Agenzia regionale per la protezione ambientale possa decidere se &egrave; opportuno o meno pubblicare le informazioni ambientali. Solo in Basilicata, un Ente pubblico si sostituisce all&rsquo;Autorit&agrave; giudiziaria. Solo in Basilicata, l&rsquo;Assessore all&rsquo;Ambiente appoggia un atteggiamento illegittimo. Eppure Pietrantuono &ndash; sostiene Rosa – dovrebbe sapere che esiste, in Italia, l&rsquo;obbligo di fornire le informazioni ambientali e che solo l&rsquo;Autorit&agrave; giudiziaria pu&ograve; impedirne la diffusione. Evidentemente, nel &lsquo;Sistema Basilicata&rsquo;, di cui l&rsquo;Assessore &egrave; diventato parte integrante, le leggi sono diverse&rdquo;.<br /><br />&ldquo;L&rsquo;Arpab &ndash; aggiunge l&rsquo;esponente di Fratelli d&rsquo;Italia &ndash; Alleanza nazionale – si difende dicendo che il superamento dei limiti della concentrazione dei solventi organici aromatici costituisce un illecito e che, quindi, ha ritenuto inopportuno pubblicare i dati. Ma proprio perch&eacute; c&rsquo;&egrave; stato un illecito, i cittadini avrebbero dovuto essere messi al corrente. O forse le popolazioni interessate da un potenziale rischio alla salute devono essere tenute all&rsquo;oscuro della situazione finch&egrave; &egrave; troppo tardi? Del resto, alla domanda sul rischio alla salute che il predetto superamento pu&ograve; aver causato, l&rsquo;assessore Pietrantuono dimostra tutte le carenze del monitoraggio ambientale: &lsquo;una sola determinazione analitica non consente di prevedere quali possibili conseguenze negative per la salute della popolazione e per l&rsquo;ambiente possa comportare un singolo sforamento&rsquo;. Ma chi lo dice che c&rsquo;&egrave; stato un solo sforamento? L&rsquo;Arpab? Pietrantuono? E noi ci dovremmo fidare di chi afferma che i dati sui monitoraggi si possono non pubblicare? E soprattutto, per parlare in questo modo, sanno da quanto tempo andava avanti? No&rdquo;.<br /><br />&ldquo;La Basilicata sta diventando Terra di atti illegittimi e di discrezionalit&agrave; assoluta. La cosa peggiore &ndash; conclude Rosa – &egrave; che chi &egrave; chiamato, per compiti e ruoli, a difendere i cittadini proprio dall&rsquo;illegittimit&agrave; e dall&rsquo;arbitrio, come il Governo regionale, si rende complice. E&rsquo; una vergogna che non rende onore ai Lucani&rdquo;.<br />

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