"Bolognetti digiuna soltanto perché altri hanno mangiato troppo. Hanno mangiato il diritto ad essere informati, il diritto alla autodeterminazione di un popolo, il diritto alla salute. Contro la bulimia di diritti esercitata dal potere non resta al cittadino che una testimonianza che sparigli i giochi della diplomazia e degli scambi”. Lo afferma in una nota diffusa da Maurizio Bolognetti, segretario dei Radicali Lucani, Sergio Tanzarella, Ordinario di Storia della Chiesa presso la Facoltà Teologica dell'Italia Meridionale. Cosa chiede Bolognetti che non sia contenuto nella Laudato si’? Chi la legge comprende che l’azione di Bolognetti in questi anni sulla tragedia trivellazioni è lo sviluppo conseguenziale delle affermazioni di Francesco. Solo che Bolognetti ha cominciato prima della enciclica quindi ha anticipato il papa. Mi aspetto che le comunità cristiane della Basilicata non faranno mancare il loro sostegno e condivisione alla sofferta scelta di Maurizio allargandola, fosse anche solo a staffetta. È un atto di solidarietà necessario perché non si generino equivoci o confusioni: la missione e gli intenti della Chiesa nulla dovrebbero avere in comune con ENI e i suoi interessi. Da parte mia da adesso fino a domani affiancherò Maurizio nel digiuno". –
Nella stessa nota Bolognetti riporta anche una dichiarazione di Silvana Arbia, magistrato e già cancelliere della Corte Penale Internazionale: “Il diritto alla conoscenza e alla verità é irrinunciabile, e inalienabile, non solo é anche indispensabile per il godimento di altri diritti fondamentali, perché tali diritti sono indivisibili. Anche il diritto alla vita non può dirsi tutelato se non conosciamo i rischi contro la salute e quindi non possiamo godere il diritto alla vita. Ecco perché il digiuno di Maurizio Bolognetti makes sense!”.
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