“Le linee guida definite dalla Giunta Regionale attraverso le quali si definiscono nel dettaglio strumenti e modalità di attuazione delle nuove di tipologie di apprendistato avranno effetti diretti su quelle fasce sociali che, per ragioni e con dinamiche diverse, sono tagliate fuori dal mercato del lavoro, come i lavoratori espulsi dalle fabbriche in crisi, in particolare gli over 50, i disoccupati di lunga durata, le donne e i giovani. L’obiettivo è intervenire con rapidità per accrescere il livello di partecipazione al mercato del lavoro dei cosiddetti outsider e sostenere al contempo la ripresa della domanda interna”. E’ il commento del segretario regionale della Uil lucana Carmine Vaccaro.
Per inquadrare il provvedimento l’Ufficio Studi della Uil lucana ha rielaborato, in chiave regionale, i dati del XII Rapporto Isfol di Monitoraggio sull’apprendistato diffuso a fine 2011. “Lo studio – sottolinea Vaccaro – conferma le criticità precedenti di un’occupazione in cui i maggiori “perdenti” risultano essere soprattutto i giovani e quelle tipologie contrattuali, quale l’apprendistato, che potrebbero assicurare un futuro lavorativo stabile. Con il Patto di Sistema Obiettivo Basilicata 2012 abbiamo individuato alcune misure per non lasciare soli, specie i ragazzi e le ragazze, ad affrontare l’emergenza precariato che è uno dei temi centrali della questione lavoro. L'apprendistato professionalizzante – evidenzia Vaccaro – può rappresentare una boccata di ossigeno per le imprese e contribuire a creare alcune migliaia di nuovi posti di lavoro senza costi aggiuntivi per la pubblica amministrazione. Ma c’è bisogno di una rivisitazione dell’attuale sistema di accesso al lavoro, soprattutto per i giovani. I continui dati diffusi dall’Istat sulla disoccupazione record giovanile nel nostro Paese sono la conferma del dramma giovanile segnato da crescita zero e occupazione ferma. Sarebbe bene che il Governo oltre a 'tagliare'metta in campo qualche azione tesa a sostenere lo sviluppo, il consumo e la crescita". Bas 03