Api-Bas, Bellettieri: “Cambiato stile gestione cosa pubblica”

Per il consigliere di Forza Italia “Con soli 15 dipendenti l’Amministratore Unico di API-Bas e la Regione Basilicata con il Presidente Bardi in testa hanno realizzato una rivoluzione culturale per il tessuto produttivo lucano”

“Con l'approvazione in Consiglio regionale della legge di istituzione di Api-Bas, si son poste le basi per la messa in sicurezza delle aree industriali, mettendo così la parola fine alle polemiche e alla strumentalizzazione di un centrosinistra che per decenni non ha saputo trovare una soluzione”. È quanto dichiara il consigliere regionale Gerardo Bellettieri (FI). 

“Partendo dal dato oggettivo che API-Bas è ormai una realtà di successi costanti, la stessa ha affidato il ripristino della pubblica illuminazione delle aree industriali della provincia di Potenza e ha proceduto all’attuazione delle azioni con senso del dovere e programmazione degli interventi – prosegue l’esponente di FI -. Volevo ricordare ai detrattori e ai custodi della denuncia a tutti i costi, che la convenzione regionale per il passaggio delle competenze delle aree industriali è avvenuto solo il 25 maggio scorso.

Per dare un filo logico alle attività svolte bisogna fare un passo indietro nel tempo e fornire una visione più realistica delle favole lette sui quotidiani dei giorni scorsi.

È il caso di precisare che API-Bas acquisisce il personale dell’ex Asi il 1 gennaio 2022. Dopo una fase iniziale di formazione alle nuove procedure di amministrazione digitale la struttura è incaricata di redigere il PFTE per l’infrastrutturazione primaria dell’area Zes di Tito. Sia a maggio con la consegna del preliminare che ad agosto 2022 con il definitivo, l’Amministratore della Società in house della Regione Basilicata tiene fede in tempi rapidissimi alla parola data. Sempre a luglio, dello stesso anno, viene prodotto ed approvato il piano straordinario di manutenzione e messa in sicurezza delle 9 aree industriali con una stima di interventi di otto milioni e ottocento mila euro circa. Ad aprile 23 è stata affidata e avviata da API-Bas la progettazione esecutiva per gli interventi prima citati. Il progetto Zes è il primo ad essere appaltato, maggio 2023, con la costruzione di una elisuperficie per elicotteri e droni. Non solo, contestualmente nello stesso mese è stato implementato il sistema informativo territoriale per il monitoraggio delle attività di gestione è il censimento delle aziende insediate nelle aree industriali di API-Bas. L’area industriale di Potenza, completamente pavimentata nelle arterie più importanti e dopo anni di immobilismo, è realtà visibile con la gratitudine degli automobilisti”.

“Si prenda atto – sottolinea Bellettieri -. A luglio 2023 sono stati affidati i lavori di manutenzione ordinaria e sempre nello stesso mese sono iniziati gli interventi di sfalcio e pulizia delle aree verdi. Ad agosto 2023 il ripristino delle voragini stradali sulle arterie delle aree industriali. I rifiuti, a San Nicola di Melfi, che a sentire le aziende vicine stazionano da anni, non saranno più un problema perché API-Bas ha avviato le procedure di affidamento per la caratterizzazione e la bonifica delle zone interessate. Autorizzazioni di varia natura (allacci, fibra ottica etc..) e pareri urbanistici fermi alla dogana dell’ex Asi in liquidazione coatta amministrativa e oggi tornati al passo con i tempi nel nuovo liquidatore appunto API-Bas. Per non parlare della gestione del Bonus gas su cui non mi soffermo perché i ringraziamenti sarebbero superflui”.

“Procedure di evidenza pubblica e di trasparenza – conclude Bellettieri – che hanno di fatto cambiato uno stile di gestione della cosa pubblica ombrosa e dissanguante per la Regione, per le imprese e per i cittadini. Con soli 15 dipendenti l’Amministratore Unico di API-Bas e la Regione Basilicata con il Presidente Bardi in testa hanno realizzato una rivoluzione culturale per il tessuto produttivo lucano. La verità, cari cittadini, è che la favola delle bugie di Pinocchio vive nelle menti di chi ha creduto di essere un Dio in terra e poi si è risvegliato con un pugno di sabbia in mano e in tutto questo assopimento la macchina regionale ‘del fare’ ha camminato a velocità sostenuta, non ponendosi limiti alla rinascita dell’industria lucana”.

 

 

    Condividi l'articolo su: