Il consigliere chiede, tra l’altro, “quali provvedimenti saranno adottati per evitare l’annunciata chiusura dell’Ant in Basilicata”
“La fondazione Ant – sottolinea Venezia – è la migliore realtà attiva nel campo dell’assistenza domiciliare gratuita per i sofferenti oncologici. Un’ennesima sofferenza, che vedrebbe la riduzione dei servizi socio sanitari, ha colpito l’Associazione il cui bilancio, al 31/12, si dimostrerebbe in continua perdita per l’abbattimento del 70 per cento del contributo che le Aziende Sanitarie e il Dipartimento Sanità della Regione Basilicata dovrebbero erogare. I casi accertati di malattie neoplastiche – fa notare Venezia -nell’ultimo biennio sono aumentati di circa il 120 per cento e sono circa 184 i pazienti, solo nel 2011, curati dall’Ant. Le passività del bilancio 2010/2011 riportate nell’attuale bilancio ridurrebbero inevitabilmente, a partire dal 1 gennaio 2012, il servizio sino ad una probabile chiusura del centro a danno, dei pazienti, gravemente affetti da patologie neoplastiche in fase terminale, delle famiglie degli assistiti che oltre al danno anche la beffa di doversi accollare le spese per le cure palliative ed infine del personale che con dedizione e professionalità opera all’interno della struttura”.
Il consigliere Venezia interroga il Presidente la Giunta regionale e l’Assessore alla Sanità
per sapere: ”se il Presidente della Giunta regionale e l’Assessore alla Sanità siano effettivamente a conoscenza di quanto espresso in premessa e se, dopo la chiusura di nosocomi, l’abbattimento di numerosi servizi sanitari ed il dimostrato fallimento della politica sanitaria regionale, quali provvedimenti saranno adottati per evitare l’annunciata chiusura dell’Ant in Basilicata”. Venezia chiede, infine, di sapere “se, alla luce del vorticoso aumento delle patologie neoplastiche non sia il caso di implementare i servizi di assistenza domiciliare gratuita anziché abbatterli”.