Una manovra penalizzante soprattutto per gli anziani. Colpisce pesantemente le pensioni medio-basse, taglia i fondi alla socio-assistenza e impone nuovi ticket. Contiene provvedimenti contraddittori, prima decisi e poi ritirati; è iniqua, confusa, allontana lo sviluppo e finirà ancora col “tassare la povertà” senza far uscire il Paese dalla crisi. E’ quanto afferma un documento dell’Anp-Associazione nazionale pensionati della Cia-Confederazione italiana agricoltori che annuncia una serie di iniziative sul territorio a sostegno di una categoria, appunto quella dei pensionati, che ha visto ridurre in maniera consistente il potere d’acquisto.
Le misure contenute nella manovra economica -sottolinea il presidente regionale dell’Anp-Cia Giovanni Bulfaro- rendono ancora più difficile le condizioni di vita di migliaia di agricoltori-pensionati delle aree rurali. L’Iva maggiorata al 21 per cento deprime i consumi e fa crescere i costi; i pesanti tagli dei trasferimenti a Regioni ed Enti locali determinano da una parte l’ulteriore contrazione dei fondi per la socio-assistenza, la non autosufficienza e i servizi locali, dall’altra, l’aumento di tariffe, rette e addizionali Irpef; le conseguenze maggiori si sentiranno soprattutto nelle zone rurali, con una drastica riduzione dei servizi di carattere sociale.
L’Anp-Cia – si legge nel documento – è nettamente contraria a misure unilaterali tese a demolire il principio secondo il quale la pensione è il corrispettivo di quanto versato nella vita attiva, secondo un preciso contratto che ne stabilisce la misura, da mantenere integra per l’intera vita dell’anziano. Allo stesso modo l’Associazione ribadisce il suo fermo “no” alla continua limitazione del diritto alla salute ed all’assistenza, sancito dalla Costituzione, attraverso misure che riducono i servizi ponendoli a carico dei più bisognosi con l’introduzione dei ticket su visite e medicinali.
Nel ribadire che gli anziani con pensioni basse, dopo anni di perdita costante del loro potere d’acquisto e con l’inflazione in forte ripresa, attendono un parziale recupero del fiscal drag, la Giunta nazionale dell’Anp-Cia sottolinea la necessità di contenere il debito pubblico e liberare risorse per lo sviluppo: solo giustizia, equità e concertazione porteranno ad un “welfare” riformato e condiviso.
Comunque per l’Anp-Cia devono essere perseguiti precisi obiettivi. Tra essi, una ripartizione progressiva dei carichi fiscali verso gli alti redditi, le ricchezze e le rendite; una vera e costante lotta all’evasione fiscale.
Nel documento, infine, viene definito un programma organizzativo per l’autunno, tra cui un piano di incontri interregionali finalizzati allo sviluppo dell’Anp sul territorio e, d’intesa con l’Agia (Associazione dei giovani imprenditori agricoli), la promozione di una iniziativa comune nell’anno europeo per l’invecchiamento attivo e la solidarietà tra le generazioni.
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