Anno giudiziario, Autilio: situazione assai problematica

Per il vicepresidente del Consiglio regionale “senza legalità, intesa sempre più come soddisfacimento di diritti dei cittadini, in Basilicata non ci sarà alcuna possibilità di sviluppo”

“Le parole del procuratore generale presso la Corte d'Appello di Potenza, Massimo Lucianetti secondo cui la criminalità della Basilicata ‘per connotazioni peculiari, si inserisce a pieno titolo nello scenario nazionale’ e quelle del presidente dell’Ordine dei giornalisti Domenico Sammartino per il quale ‘in tempi di crisi e di diffusa sfiducia, il rapporto fra istituzioni e società, fra paese reale e paese legale, diventa ancora più fragile’, sono le specchio della situazione della giustizia nella nostra regione”. E’ il commento del vice presidente del Consiglio regionale Antonio Autilio (Idv).

''La gravissima e intollerabile situazione delle pendenze dei fascicoli procedimentali, appena mitigata dalla leggera diminuzione dei processi civili pendenti – continua Autilio – è causata innanzitutto dalla nota carenza di organici, strutture e mezzi, mentre su alcuni uffici giudiziari periferici pende sempre la spada di Damocle della chiusura secondo scelte di tagli perseguite già da qualche anno dal ministero. E’ evidente che le condizioni di lavoro di magistrati – costretti a subire un attacco politico senza precedenti – personale degli uffici della giustizia, operatori del diritto, categoria forense hanno un’influenza negativa e diretta sui cittadini.

Quanto ai problemi segnalati dal presidente dell’Ordine dei giornalisti, anche in riferimento all’inchiesta che coinvolge un giornalista de “La Gazzetta del Mezzogiorno”, “diventa necessario aggiunge ancora Autilio – ristabilire regole e rapporti nel pieno rispetto dei ruoli tra giornalisti chiamati al delicato compito di informare e i magistrati. Una situazione complessiva assai problematica che conferma la mia valutazione politica che senza legalità, intesa sempre più come soddisfacimento di diritti dei cittadini, in Basilicata non ci sarà alcuna possibilità di sviluppo, condividendo le considerazioni del vice presidente del Csm Vietti che l'amore per la giustizia deve accomunare giudici e governanti nel pieno rispetto della Costituzione”.

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