L'assessore alle Politiche per la Persona, Flavia Franconi, al tavolo degli Stati Generali voluto dal Presidente Pittella, forse anche lei spaventata dalle previsioni “catastrofiche” sulla riduzione delle royalties del petrolio che, soprattutto in sanità, sono indispensabili al ripiano dei disavanzi delle due Aziende Sanitarie e alla copertura degli sprechi prodotti in buona parte dalle strutture ospedaliere, ha lanciato un messaggio sull' “efficientamento nell'utilizzo delle risorse". E’ il caso di dire che, a conclusione delle ferie,
La ripresa, sul fronte della sanità, avviene allo stesso punto in cui si è fermata l’attività istituzionale dopo l’Assestamento di Bilancio”. Lo sostiene in una nota l’ANISAP Basilicata.
“L’unica novità – aggiunge l’Anisap – è che adesso, con risorse ridotte per il 2016, il Dipartimento Salute sarà costretto a rivedere la strategia di spending rewiew “a senso unico”, applicata cioè solo per la diagnostica e la FKT accreditata, ed ignorata per la riabilitazione ed altri comparti della sanità pubblica”.
Per noi – evidenzia la nota di ANISAP – ci sono margini di risparmio che abbiamo più volte indicato a partire ad esempio, dalla separazione della diagnostica dalle altre attività oppure l’accorpamento della FKT con la riabilitazione ex art. 26; valutare la possibilità e la convenienza, sul piano dei rapporti costi-benifici, di assegnare ai privati la rete dei centri prelievi. In sintesi, si potrebbe consentire non solo la contrattualizzazione di nuovi e diversi settori dell’ambulatorialità privata da offrire ai cittadini, ma si potrebbe anche immaginare il pieno rispetto delle previsioni del D. Lgs. n. 229/99 circa la retribuzione, ancorchè in maniera differenziata, delle prestazioni extrabudget così come avviene da oltre un decennio per i contrattualizzati ex art. 26. Su tutto ciò avremmo voluto interloquire, dimostrando di essere in grado di accettare la sfida lanciata dal legislatore nazionale per una assistenza del territorio qualificata, efficace ed efficiente.
Occorre, quindi – conclude la nota dell’Anisap – ripensare il ruolo dell’ambulatorio e del poliambulatorio specialistico in un’ottica dinamica di riorganizzazione dell’assistenza che, partendo dalla domanda effettiva di servizi al cittadino, riconosca all’attività ambulatoriale un ruolo centrale e vicino all’utenza e al territorio”.
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