“Apprendo dalla stampa che da quindici giorni non può essere utilizzata l’acqua potabile sia nel borgo che al lido di Metaponto. La situazione è diventata ormai insostenibile a tal punto che migliaia di turisti stanno già abbandonando i luoghi di villeggiatura e gli imprenditori sono pronti a licenziare i propri dipendenti perché ovviamente vengono a mancare i profitti in una situazione di emergenza come questa”. Lo afferma, in un comunicato stampa, Giovanni Angelino, dei Verdi. Per Angelino “L’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Tataranno continua ad ignorare questa emergenza che ha messo in ginocchio Metaponto da oltre due settimane e in questo modo la località balneare più vicina a Matera continua a vivere giorni da terzo mondo. Il centro di Metaponto è considerato, per la sua distanza ravvicinata dalla città dei Sassi, il mare di Matera, capitale europea della cultura 2019 ma se non si garantiscono nemmeno i servizi idrici essenziali e non si danno nemmeno risposte sui tempi necessari per ripristinare la corretta erogazione di acqua potabile a questo punto di cosa stiamo parlando? E così mentre il sindaco di Bernalda continua a ignorare questa emergenza, l’Acquedotto Lucano dice che sta aspettando i risultati delle analisi dell’Arpab, che però tardano ad arrivare. Il solito scaricabarile all’italiana. E intanto a Metaponto si assiste ad una situazione apocalittica, con i turisti costretti ad andare via per non trasformare la propria vacanza in un incubo”.
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