Ance Matera su blocco investimenti “Piano Casa”

“La vicenda del blocco dei piani di investimento della COGEM s.p.a. per i progetti di riqualificazione urbana legati all’attuazione del “Piano Casa” nella Città di Matera ha del paradossale, rapportata all’attuale contesto di pesante crisi economica, occupazionale e di mercato del comparto delle costruzioni del Materano, dove pianificare e programmare investimenti di qualità – a beneficio della valorizzazione e del decoro del contesto urbano e dell’intera comunità ma con denari totalmente privati – è già di per sé una scelta assai coraggiosa, che andrebbe quindi sostenuta con efficienza ed efficacia da parte dell’Amministrazione pubblica”.
A esprimere la profonda indignazione dell’imprenditoria edile del territorio è il Presidente della Sezione Costruttori Edili Ance Matera di Confindustria Basilicata, Giovanni Maragno, per il quale, “la questione in argomento richiama prepotentemente all’attenzione le gravissime conseguenze che le continue inerzie e le inefficienze della pubblica amministrazione “scaricano” sulle imprese di costruzione, coinvolgendo anche quelle realtà produttive più dinamiche, strutturate e qualificate del nostro territorio, con “criticità” che finiscono per divenire insormontabili e che, invero, non dovrebbero neanche immaginarsi”. Dopo aver chiamato in causa “le responsabilità di un intero apparato pubblico che persevera nel trattare, con inaccettabile leggerezza, competenze fondamentali per la crescita e lo sviluppo delle imprese”, Maragno aggiunge: “Le ripercussioni che la vicenda rischia di avere sull’intera filiera produttiva delle costruzioni locali nonostante la profonda amarezza condivisa dall’intera categoria rappresentata e il vivo rammarico rimarcato più volte dalla stessa Impresa interessata nel corso dell’incontro tenutosi nei giorni scorsi in Associazione – sono inevitabili, com’è per qualsiasi “serio” progetto di investimento produttivo che si veda compromesso nelle possibilità e nei tempi di realizzazione pianificati, ovvero, l’abbandono del progetto, con le dirette ripercussioni in termini di mancato sviluppo e creazione di nuove opportunità di rilancio economico, in uno con l’inevitabile contrazione occupazionale dell’impresa, fatto, quest’ultimo, che, francamente, getta tutti noi imprenditori del settore edile nel più profondo e mortificante sconforto!”.

C.S. bas

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