Amministrative: Idv, occasione di nuovo rapporto con cittadini

“La “tornata elettorale” di maggio con il rinnovo di una cinquantina di sindaci e consigli comunali della nostra regione può diventare l’occasione per costruire quel nuovo rapporto tra il potere e la partecipazione dei cittadini, facendo un passo in avanti nella governance, come indica il Presidente Pittella nella sua relazione, oltre che per rilanciare su nuove basi il sistema delle autonomie locali che vive una fase di profonda incertezza di carattere normativo e finanziario con gravi e pesanti ripercussioni sulla vita dei cittadini”. A sostenerlo è la segretaria regionale di Italia dei Valori Maria Luisa Cantisani.
“Sul piano politico IdV – aggiunge – rinnova la sollecitazione ai partiti del centrosinistra a promuovere primarie condivise per la scelta dei sindaci e contestualmente per la definizione dei programmi calati nelle realtà locali. Particolare attenzione è necessario mostrare nei confronti di trasformisti che, specie in queste occasioni, si fanno vivi per aspirazioni personali o di gruppi ristretti. Affidare il Municipio in mani sicure – continua Cantisani – per noi deve avvenire, dopo il consenso dei cittadini con le Primarie, all’interno dell’attuale perimetro del centrosinistra in modo da garantire una sintonia di programmazione tra Comuni e Regione. Siamo preoccupati, in proposito, che il clima di divisione interna al Pd possa produrre in alcuni casi – dice la segretaria di IdV – liste contrapposte e battaglie fratricide da scongiurare. Per questa ragione all’interno della nuova stagione della governance delle politiche e di una rinnovata macchina amministrativa che sono le proposte del Presidente Pittella deve trovare spazio la riforma del sistema delle Autonomie Locali elevando la qualità del confronto tra i partiti e tra partiti e cittadini. Lo stesso Governatore, nelle settimane scorse, ci invitò tutti a riflettere sul futuro delle Aree Programma che, dopo lo scioglimento delle Comunità Montane, hanno “tradito” le aspettative e a pensare ad Unioni di Comuni così come già accade per la gestione in forma consortile di alcuni servizi che da soli piccoli Comuni non sono in grado di assicurare ai propri cittadini.

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