L’ANVA (Associazione Nazionale Venditori Ambulanti) è intervenuta presso l’Ufficio Patrimonio del Comune di Potenza e presso il competente Assessorato alle Attività Produttive per denunciare la grave situazione venutasi a determinare a carico delle imprese commerciali che operano su suolo pubblico nella città in conseguenza dell’abnorme incremento del canone per la occupazione del suolo pubblico che, così stando i provvedimenti approvati in conseguenza della dichiarazione di dissesto, aumenterà per l’anno in corso e per i prossimi 5 anni, del 500 % rispetto agli anni precedenti.
La denuncia tiene conto non solo delle condizioni di diffusa difficoltà in cui versano le imprese commerciali oggetto di questa vera e propria misura vessatoria, ma anche di quanto lo stesso comune di Potenza, con apposita Delibera di Consiglio Comunale del 19 dicembre 2014 aveva previsto, disponendo che il costo del servizio si sarebbe dovuto calcolare “tenendo conto di tutte le componenti che lo determinano e che si sarebbe dovuto coprire almeno per il 36 % (del costo stesso) con l’obbiettivo di raggiungere il 50 %”.
L’ANVA ha chiesto al Comune di Potenza di sapere quali sono, dunque, le componenti di costo del servizio, quale è stata finora la percentuale di copertura ottenuta dal pagamento della COSAP negli anni passati e come questo obbiettivo di copertura dei costi dei servizi a cosiddetta “domanda individuale” sia stato previsto per tutti gli altri servizi erogati dal Comune.
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