"Remare contro molto spesso è uno sport nazionale purtroppo non riconosciuto tra quelli olimpionici. L'inquinamento dello Jesce -Gravina è un tema ricorrente al quale ci si dedica di tanto in tanto ormai da qualche lustro, l'unica ad essere assente è stata da sempre l'amministrazione comunale di Matera". lo dichiara in una nota Pio Abiusi (Associazione Ambiente e Legalità). "Il 'fenomeno' – prosegue – è stato studiato ed approfondito ed è ampiamente conosciuto. Era il 2012 quando si capì che bisognava coinvolgere anche i confinanti pugliesi perchè il depuratore di Altamura di contrada Sgarrone non era adeguato al bisogno della popolazione locale ed occorreva investire per potenziarlo ed ammodernarlo, l'operazione è stata fatta hanno investito 8 Meuro manca ancora qualche regolazione perchè al momento ci sono forti dubbi sul corretto funzionamento ma i pugliesi possiamo dire che sono intervenuti rapidamente da quando nel 2012 ebbero contezza della problematica. Sempre nel 2012 con delibera Cipe 60/2012 vennero stanziati 32,2 Meuro per 11 interventi in Basilicata essi miravano al potenziamento dei sistemi di raccolta e trattamento delle acque reflue urbane relativi ad agglomerati soggetti a procedure di infrazione comunitaria, la procedura di infrazione è divenuta la 2014/2059. Tra gli 11 interventi sui quali si sarebbe dovuto intervenire c'erano i tre depuratori di Matera: Pantano per 4,6 Meuro,Sarra per 4,050 Meuro e Lamione per 1,350 Meuro il tutto per un totale di 10 Meuro. Il Cipe li finanziò nel 2012, i soldi c'erano, tutto risolto quindi? Manco per niente, non si mosse foglia. Il Governo Renzi per accelerare gli interventi nell'ambito dello 'Sblocca Italia', il 12 settembre 2014, decise 'al fine di accelerare la progettazione e la realizzazione degli interventi necessari all'adeguamento dei sistemi di collettamento, fognatura e depurazione oggetto di procedura di infrazione o di provvedimento di condanna della Coorte di Giustizia dell'Unione europea in ordine all'applicazione della direttiva 91/271/CEE sul trattamento delle acque reflue urbane' di nominare appositi commissari straordinari, ed è così che rapidamente già il 16 Ottobre 2015,dopo un altro anno, per la Basilicata viene nominato il Commissario nella persona del dott. Vito Marsico- dirigente generale della Regione Basilicata -. Alla buon ora si parte? Macchè.Al Commissario Straordinario viene affidata la progettazione, l’affidamento e la realizzazione dei lavori relativi a 8 degli 11 interventi iniziali. Si arriva così al 31 marzo 2017 quando è il commissario ad affermare in un decreto che per 4 interventi la progettazione definitiva è in itinere mentre per gli altri 4 siamo alla progettazione esecutiva e tra questi ultimi vi sono i tre interventi di Matera. E' fatta! Ma manco per niente, è passato tutto il 2017 – conclude Abiusi – ed il bando di gara per l'affidamento dei lavori non è stato ancora pubblicato. Meno male che ci sono i commissari!".
Bas 05