Ambiente, accesso e trasparenza: pdl dell’Intergruppo

Presentata ai giornalisti la proposta di legge sottoscritta da Navazio (Ial), primo firmatario, Falotico (Plb) e Mollica (Mpa)

“La Regione Basilicata garantisce la più ampia trasparenza in materia di informazione ambientale”. E’ questo il principio ispiratore sancito all’art.1 della proposta di legge “Disposizioni concernenti norme per l’accesso e la trasparenza in materia ambientale” presentata quest’oggi, presso la sede del Consiglio regionale, dall’Intergruppo regionale.

“Alla luce anche degli ultimi fatti di cronaca in materia ambientale verificatisi in Basilicata – ha affermato Navazio, primo firmatario della proposta di legge – la Regione Basilicata deve garantire la più ampia trasparenza e la totale accessibilità agli atti”. “L’intento è quello di scuotere la ‘selva oscura del Palazzo’ – ha proseguito l’esponente di ‘Io amo la Lucania’. Non c’è bisogno di una legge affinché la Regione garantisca la trasparenza in quanto la materia ambientale è stata oggetto di numerosi interventi legislativi nazionali ed europei (d.lgs. n.195/2005, d.lgs. 152/2006, d.lgs. n.4/2008, direttiva 2003/4/CE sull’accesso del pubblico all’informazione ambientale) ma la proposta di legge vuole rafforzare, per la Regione Basilicata, il recepimento di quelle normative, assumendo ed ampliando i concetti di trasparenza ed accessibilità”. “La trasparenza – ha proseguito Navazio – viene intesa come accessibilità totale, quale accesso da parte dell’intera collettività a tutte le informazioni pubbliche, secondo il paradigma della ‘libertà di informazione’ dell’open government di origine statunitense. L’accessibilità dei dati ambientali, quindi, rappresenta la rinnovata frontiera per un corretto rapporto tra il cittadino e l’amministrazione”.

“Abbiamo avviato un percorso con le associazioni ambientaliste – ha affermato Mollica – che si sostanzia attraverso azioni propositive e non di denuncia. Il dispositivo normativo si pone l’obiettivo di permettere l’accesso ai dati a tutti in modo che ciascun cittadino possa partecipare attivamente alla salvaguardia ambientale. Non si vuole cavalcare il momento – ha continuato – perché da sempre è viva in me l’anima ambientalista. Non solo perché sono stato uno dei rappresentati dei Verdi in Basilicata ma – ha sottolineato – non ho votato un solo atto sul petrolio”.

Per il consigliere Falotico “l’iniziativa rientra nell’ambito di un documento presentato nei giorni scorsi alla stampa su come pensiamo debba essere la Basilicata dei prossimi anni. Riteniamo – ha continuato – che l’unica cosa che il legislatore può fare per cambiare il corso della storia è di scrivere nuove leggi. Ci siamo ispirati al modello svedese che prevede per i cittadini la più ampia partecipazione. Ogni componente della comunità da casa deve essere in grado di controllare gli atti della Pubblica Amministrazione. Questo, oggi, in Basilicata, non sempre è possibile”.

Ferma resta la posizione dell’Intergruppo sulla partecipazione alla Commissione d’inchiesta sulla Fenice, recentemente istituita. I tre consiglieri hanno ribadito che non parteciperanno ai lavori dell’organismo perché, pensano, “sia partito con il piede sbagliato e, pertanto, potrebbe non centrare l’obiettivo prefissato”.

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