Alsia su macchine per i trattamenti fitosanitari

“E’ dalla fine dello scorso anno che, per effetto del recepimento delle normative europee sull’uso sostenibile dei pesticidi, le aziende agricole possono utilizzare solo le irroratrici che hanno superato positivamente il “controllo funzionale” eseguito da Centri Prova accreditati dalla Regione”. Lo ricorda, in un comunicato stampa, Arturo Caponero, P.O. Servizi Specialistici Trasversali
Agenzia Lucana di Sviluppo e Innovazione in Agricoltura.
“Si tratta – continua – di una serie di controlli periodici, come per la revisione delle autovetture, che assicura il corretto funzionamento della macchina, premessa indispensabile ad una distribuzione dei prodotti fitosanitari efficiente e sostenibile per l’ambiente.
In Italia sono oltre 600.000 le attrezzature in uso per la distribuzione dei fitofarmaci, prevalentemente costituite da barre irroratrici ed atomizzatori. In Basilicata si stima che le irroratrici in uso siano circa 10.000 ma ne sono state controllate solo il 30%, nonostante l’obbligo della certificazione sia già scattato da diversi mesi.
Il rischio per gli agricoltori, molti dei quali non sono ancora sufficientemente informati, è di pagare multe (da 500 a 2.000 euro) e di subire decurtazioni dei contributi comunitari, soprattutto se le aziende aderiscono alle misure agro-ambientali del PSR.
In questi anni, in Basilicata sono stati fatti diversi corsi per formare tecnici abilitati (il “Tecnico addetto ai controlli funzionali”) ed oggi sono attivi vari Centri prova accreditati che operano con attrezzature mobili, in modo da limitare al massimo lo spostamento dei trattori e delle irroratrici. I costi del controllo sono variabili ma non possono superare i 120 euro (la spesa viene ammortizzata nei 5 anni di validità della certificazione).
Sul sito www.ssabasilicata.it/CANALI_TEMATICI/Difesa_Fitosanitaria/Menu3/6Taratura.html è possibile trovare maggiori informazioni sul servizio e consultare l’elenco dei Centri prova accreditati dalla regione Basilicata”.
bas04 

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