Online una nuova puntata di Alsia Porte Aperte in Podcast. Tra le drupacee, l’albicocco con i suoi 3700 ettari risulta essere la specie più coltivata in Basilicata. La coltivazione si concentra sulla fascia ionica precisamente nei comuni di Rotondella, comune storico, Policoro, Scanzano, Nova Siri e Pisticci, e nel lavellese introdotto nell’ultimo ventennio.
Nel corso degli anni, la coltivazione di questa specie ha subito un’evoluzione nella destinazione del prodotto. Si è partiti con un prodotto destinato all’industria di trasformazione, soprattutto con le produzioni ecocompatibili per la produzione di baby food, per poi coltivare un prodotto destinato al mercato del fresco. Se nella prima fase la scelta varietale era stata indirizzata verso varietà del germoplasma campano (ad esempio con le varietà Cafona, S. Castrese, Portici e Pellecchiella), con la destinazione al consumo fresco si è passati a nuove varietà con altre caratteristiche più idonee, come ad esempio: la pezzatura del frutto, il sapore, l’epoca di maturazione differenziata, il colore e il sovraccolore.
Dopo una prima fase interlocutoria con l’introduzione di varietà selezionate in ambienti differenti da quelli di coltivazione (Canada, Usa, Francia) che non hanno dato i risultati sperati, l’introduzione di nuove varietà e la costante validazione delle stesse ha portato ad un calendario di produzione che riusciva a cogliere tanto obiettivi produttivi che le esigenze del consumatore.
Nell’ultimo ventennio ci si è dovuto confrontare con altre problematiche, come: la diffusione del virus della Sharka che provoca la vaiolatura del frutto, ovvero frutti deformati, con depressioni irregolari o rotondeggianti di colore giallastro e i cambiamenti climatici, che hanno fatto rivedere lo standard varietale di riferimento. Difatti, queste due problematiche hanno provocato un leggero ridimensionamento delle superfici coltivate, che negli anni passati era arrivata ad attestarsi sui 4500 ettari, con una riduzione di superficie, quindi, di circa 800 ettari.
Oggi, le caratteristiche che si richiedono ad una varietà di albicocco sono: la produttività, un frutto in linea con gli standard richiesti dal consumatore, l’autofertilità e il fabbisogno in freddo in linea con le condizioni climatiche colturali. Risulta infine fondamentale effettuare una validazione delle proposte varietali nel contesto agricolo locale, in modo da limitare eventuali danni da insuccessi produttivi.
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