“A fine agosto ad Aliano c’è una comunità che si crea e poi si dissolve. Non è un disegno, non è una rivoluzione, è una festa in cui è lecito mettere assieme anche i dubbi e gli affanni”. Così il paesologo Franco Arminio annuncia l’avvio del festival “La Luna e i Calanchi” che si terrà ad Aliano, in provincia di Matera, dal 29 al 31 agosto. “Un festival lieto e dolente – spiega Arminio – per chi non vuole dissolvere misteri con l'abbaglio della ragione, per chi non vuole irrigare il mondo con le proprie opinioni, ma vuole solo guardarlo. Suonare, scrivere poesie, fare film non serve a niente. Solo se capiamo questo possiamo suonare bene, scrivere buone poesie, fare bei film. Ad Aliano la poesia esce dalla pagina, la musica dallo spartito, il cinema dalla pellicola. Non esiste più la letteratura, non esiste più la musica, non esiste più il cinema. C'è un unico grande spazio in cui avviene tutto, una fornicazione universale delle anime. In questo spazio confuso e convulso bisogna sapersi scegliere i vicini, sapere che facilmente diventano nemici. Gli esseri umani e i luoghi ogni giorno ci danno scene diverse, la mutazione non è più dei secoli ma dei minuti. E allora non ha senso un festival che onora un'arte, non ha senso un festival che organizza la distrazione degli schiavi per poi riportarli al lavoro. Ci vuole una storia più semplice – conclude Arminio – ritrovarsi con lo smarrimento e con lo sfinimento in cui siamo. E leggere, suonare, filmare, farlo perché non serve a niente".
bas 08