Nei giorni scorsi si è svolto a Bologna, anche con il contributo di 4 premi Nobel, il Festival della Scienza Medica. La Lunga vita. Un’interessante rassegna intesa ad indagare i vari profili e le grandi passioni che alimentano lo sviluppo delle scienze biomediche.
Una quattro giorni di approfondimenti – spiega una nota di della Presidenza regionale di Alaf Fand – su tematiche finalizzate a scrutare gli orizzonti della ricerca medica , che ha visto a confronto i più grandi studiosi in materia. Un confronto a più voci che ha attenzionato particolarmente la storia delle grandi malattie.
Una vetrina, quindi, di grandissima rilevanza, durante la quale è stato affrontato il tema della “Malattia di genere”.
Un tema – sottolinea Alad Fand – spesso trattato con sufficienza ma che, diversamente, andrebbe approfondito proprio in quanto la “Medicina di genere” studia e mette l'accento sull'impatto del sesso e del genere sulla fisiologia normale e patologica e sulle caratteristiche cliniche della malattia. Infatti uomini e donne rappresentano differenze significative nell’epidemiologia, nei fattori di rischio, nei sintomi e negli esiti di numerose malattie e ciò porta necessariamente a studiare cure più appropriate per l’uomo e la donna.
Pertanto, è stato sottolineato nel corso del Festival – è tempo di incidere sullo stesso modo di pensare dei medici, come sarebbe opportuno operare a partire da patologie alquanto diffuse ed in aumento, quale il diabete e ivi compreso quello gestazionale.
BAS 05