Al via stagione concertistica Ateneo Musica e Provincia Pz

Provincia di Potenza e Ateneo Musica Basilicata hanno presentato alla stampa la XXVI Stagione Concertistica, un cartellone ricco di proposte di grande qualità artistica, all’insegna di tre ricorrenze per il mondo della musica: il bicentenario della nascita di Verdi e Wagner e il quarto centenario della morte di Carlo Gesualdo da Venosa, il grande compositore lucano a cui è idealmente dedicata tutta la rassegna, in occasione dell’anno gesualdiano.
Ventidue appuntamenti tra Potenza (nell’Auditorium del Conservatorio “Gesualdo da Venosa”) e Tito (nel “Cecilia centro per la creatività”), tra cui i sei incontri al Museo provinciale di “Apertamente – Aperitivo della Mente, un nuovo format moderno che coniuga musica, cultura, arte e momenti conviviali per avvicinare i più giovani ai diversi linguaggi dell’arte.
“Musica e cultura – ha sottolineato il presidente di Ateneo Musica Basilicata Giovanna D’Amato – appartengono a tutti. Anche quest’anno, dunque, assieme alla Provincia di Potenza, presentiamo una rassegna di tutto valore, ad un prezzo low cost, e diamo spazio al confronto fra musica e sapere con la rassegna Apertamente, fortemente voluta dalla Provincia e promossa in collaborazione con i club della città, che cureranno gli aperitivi di fine serata. Questi incontri – ha continuato – si focalizzano sul rapporto tra l’arte dei suoni e i vari campi della cultura e del sapere, nella convinzione che la proposta culturale non può essere organizzata in compartimenti stagni e che necessariamente l’innovazione del nostro tempo deve spingerci a sondare proposte più giovani e dinamiche”.
“Con la XXVI stagione concertistica, appuntamento oramai consolidato con la grande musica, si aggiunge un altro tassello – ha sottolineato il presidente della Provincia di Potenza Piero Lacorazza – ad un’azione molto forte dell’Ente tesa a rivitalizzare i propri contenitori culturali, dal Conservatorio al Museo, costruendo un nuovo e più maturo rapporto con gli operatori del territorio. Le difficoltà economiche vissute dall’Ente – ha continuato – ci hanno stimolato a costruire una condizione di sostenibilità e autonomia dei grandi eventi culturali, promuovendo reti e sinergie, fondate su un nuovo protagonismo del mondo della musica, della cultura e dell’arte, capaci di misurarsi anche con il reperimento delle risorse.
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