Al via la settima edizione del Festival nazionale del teatro amatoriale in calendario dal 22 febbraio al 4 maggio 2025 nel teatro Selene di Rotonda.
Un programma fitto di appuntamenti – spiegano gli organizzatori – che porterà sul palco compagnie provenienti da tutta Italia, dando vita a una manifestazione che unisce tradizione, sperimentazione e passione per le arti sceniche.
La serata inaugurale del 22 febbraio si apre con “Menecmi a Krimisa”, adattamento da Plauto per la regia di Giovanni Malena. Il 22 marzo è la volta di “Due mariti x due cozze”, diretto da Giovanni Speciale e interpretato dal teatro stabile Nisseno di Caltanissetta. Il 29 marzo l’improvvisata compagnia di Latina propone “Il padre della sposa” di Caroline Francke, con la regia di Antonio Orelli.
A inaugurare il mese di aprile è “Casa di frontiera” di Gianfelice Imparato, portato in scena dalla compagnia Senzaeteatro di Ferrandina il 5 aprile. Il 12 aprile il teatro Selene ospita “Un matrimonio all’italiana” di Roberto D’Alessandro, con la regia di Angelo Di Vece. La rassegna si chiude il 3 maggio con “Tutti pazzi per bonsai”, spettacolo della compagnia TeatroPiù di Gravina in Puglia, diretto da Leo Coviello.
Parallelamente al cartellone principale, prende il via “Scenari d’incanto”, una rassegna dedicata al teatro per ragazzi. Il 16 marzo il pubblico più giovane potrà assistere al “Cappuccetto Rosso Kamishibai” della compagnia Teatrop di Lamezia Terme. Il 23 marzo il Teatro nel Baule di Napoli porta in scena “Storia di uno schiaccianoci”, mentre il 13 aprile tocca a “La storia di tutte le storie” di Gianni Rodari, rappresentato dalla compagnia H2Teatro di Potenza.
Dal 28 aprile al 2 maggio il festival si arricchisce con la Settimana del teatro, un programma di spettacoli, laboratori, workshop e incontri dedicati alla recitazione. Il 28 aprile Pino Strabioli è protagonista di un talk show a ingresso libero. Il 29 aprile Alessandro Paschitto tiene una giornata di studio sulla scrittura teatrale, evento riservato alle scuole. Il 30 aprile va in scena “Il tiranno di Matera” di Catello Chiacchio, mentre il 2 maggio un laboratorio su Cechov guidato da Leo Coviello chiude le attività didattiche.