Digitalizzare la Pubblica Amministrazione non significa adattare meccanicamente le procedure amministrative all’informatica o fare un uso maggiore ma poco efficace di portali web e della posta elettronica. Significa invece evolvere nella direzione e nella misura in cui il cittadino può usufruire di servizi telematici e strumenti – quali per esempio la firma digitale, la Posta Elettronica Certificata, il protocollo informatico – in grado di semplificare le stesse procedure amministrative. Questa la “morale” della pubblicazione di Basilicata Innovazione “La semplificazione per la crescita delle PMI. Il valore dei servizi on line”, presentata stamattina da uno degli autori il generale della Guardia di Finanza Giorgio Pani nel Campus di Macchia Romana dell’Università di Basilicata in occasione della giornata di chiusura di Trend Expo.
Il testo contiene anche i contributi di Federica Badano, Amedeo Muzio e Angelo Santaniello, esperti di Sicurezza Informatica e Telecomunicazioni della Guardia di Finanza e docenti universitari.
«Desidero innanzitutto ringraziare – ha affermato Giorgio Pani nel suo intervento – anche a nome degli altri autori del libro, il direttore di Basilicata Innovazione, Paolo Cattapan, che mi ha lanciato l'idea di creare uno strumento utile per gli startupper che, entrando nel mondo d’impresa, sono colti da dubbi e timori sulle difficoltà che la burocrazia, per come è intesa nel senso comune, può frapporre alla realizzazione del loro progetto». «A dispetto dell'etimologia e della definizione di Max Weber – ha spiegato Pani – la burocrazia, se correttamente applicata, rappresenta una garanzia per il cittadino nel suo rapporto con la Pubblica Amministrazione: cittadino ed amministrazione risultano ormai in posizione di formale parità già a partire dal 1990 con la legge 241, di fatto un cantiere di lavoro nel quale la PA comunica periodicamente “stiamo lavorando per voi”. E in quest'ottica -si colloca la razionalizzazione delle risorse pubbliche, l'informatizzazione della PA e la semplificazione amministrativa».
La pubblicazione contiene un’accurata disamina del CAD – Codice dell’Amministrazione Digitale – e delle Linee Guida per la PA digitale e approfondisce il tema della sicurezza informatica. Spiega inoltre il valore di servizi on line come il Registro delle Imprese e ComUnica, portale per la compilazione e l’invio della Comunicazione Unica. L’Albo Pretorio on-line, per la pubblicazione e consultazione di atti pubblici, lo Sportello Unico Attività Produttive per l’avvio di attività imprenditoriali. Il testo analizza inoltre esempi di interazione tra imprese e PA, tra cui quello dell’Agenzia delle Entrate e l’INPS: la prima, attraverso i proprio servizi fiscali on line, cerca di favorire il massimo livello di tax compliance – spontanea adesione all’adempimento dell’obbligazione tributaria – e di garantire la sicurezza delle transazioni sul web del cittadino. In tal senso, un dato importante è dato dall’incremento del numero dei codici PIN attivi, che sono passati da 1,6 a 2,1 mln, con un incremento del 31% grazie anche a una capillare campagna di informazione sui vantaggi del fisco on-line. L’INPS ha trasformato i servizi offerti a imprese e cittadini in un sistema interamente telematico, a cui è possibile accedere attraverso un semplice PIN; ha inoltre portato a termine un percorso di eliminazione progressiva della modulistica cartacea e di rilascio graduale di specifici prodotti informatici per la presentazione delle istanze e delle comunicazioni.
Il volume, aggiornato alla luce delle recenti riforme introdotte dall’esecutivo Monti (primavera 2012), intende quindi dare conto dei passi da gigante che l'amministrazione digitale ha compiuto per assecondare ed anticipare le esigenze di cittadini ed imprese, e anche per supportare chi, con minor “agilità informatica” di altri, ha la necessità di dialogare con il "pubblico" in fase di avvio e di crescita.
BAS 05