“Ho sognato un mondo senza cancro”. Per inseguire questo sogno il prof. Franco Mandelli, uno dei più noti ematologi del mondo, ha trascorso una vita intera a curare i tumori del sangue, lottando contro le ottuse burocrazie e contro medici lontani dai bisogni degli ammalati. Una vita di sacrifici, confortata dai sorrisi delle migliaia e migliaia di persone che hanno avuto il privilegio di essere curate dal professore e dalla riconoscenza di un nutrito numero di colleghi, con i quali ha condiviso le ricerche effettuate per stroncare le leucemie.
Il prof. Mandelli (che ha oggi 80 anni ed è presidente nazionale dell’Ail) sarà giovedì 27 ottobre (ore 18) nel Centro per la creatività Cecilia di Tito per parlare delle “Cure domiciliari in ematologia” in occasione di una riflessione organizzata dall’Associazione Italiana contro le Leucemie-Linfomi e Meloma di Potenza, presieduta da Iolanda Ricciuti.
Il programma prevede, oltre ai saluti del sindaco di Tito Pasquale Scavone e del Presidente della Pro Loco Cinzia Lo Iudice, gli interventi dell’assessore regionale alla Sanità Attilio Martorano, del dirigente dell’Ematologia dell’Ospedale San Carlo Michele Pizzuti e della responsabile dell’assistenza domiciliare Ail Mariangela Pafundi e le conclusioni del presidente della Regione Vito De Filippo.
I lavori saranno moderati da Oreste Lo Pomo, capo redattore della Tgr Basilicata Rai.
All’incontro di Tito parteciperà la gran parte degli iscritti all’Ail Basilicata, nata una quindicina di anni fa “grazie all’inesauribile volontà di Franco Ricciuti, medico di ogni possibile umanità e bravura, che insieme a pochi amici, ha creato un luogo di competenza e di vicinanza sempre più grande” dove si coniugano indissolubilmente i termini del volontariato e della solidarietà.
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