Aias Potenza su richieste sindacati incontro stato crisi

"In data 7 marzo 2017 la stampa locale ha pubblicato due articoli nei quali è stato dato ampio spazio e visibilità alle dichiarazioni dei segretari di CGIL, CISL e UIL riguardanti la necessità urgente di fissare un incontro con il Presidente dell’AIAS di Potenza in considerazione dello stato di crisi che interessa quest’Associazione a seguito della progressiva riduzione da parte dell’ASP di Potenza del numero dei pazienti trattati, attuata nel corso dell’anno 2016.
I predetti articoli – afferma in una nota l'Aias di Potenza –  riportano notizie inesatte e, comunque, incomplete, dal momento che affermano l’esistenza di una presunta e non meglio precisata “riduzione unilaterale” delle ore di terapia da parte dell’AIAS di Potenza, senza che venissero interpellate le predette sigle sindacali.
In realtà, contrariamente a quanto affermato dalle predette sigle, l’AIAS di Potenza non ha alcuna intenzione di aggravare la condizione di precarietà dei propri dipendenti, ma, in questi ultimi mesi, nonostante la situazione complessiva diventi sempre più difficile, ha cercato, almeno fino ad ora e fin quando possibile, di salvaguardarne la professionalità, mantenendo nel contempo i livelli occupazionali.
Come già chiarito dall’AIAS in un precedente comunicato stampa, si evidenzia che la situazione venutasi a determinare non è imputabile a responsabilità del predetto Ente, bensì all’atteggiamento moroso della Regione Basilicata perpetrato a far tempo già dal 2015, oltre che dai tagli di budget succedutisi nel tempo e del tutto ingiustificati. E non solo. L’atteggiamento tenuto dalle sigle sindacali è, difatti, ancor più inspiegabile ove si tenga conto che le stesse dovrebbero essere a conoscenza del fatto che nel corso del 2016 l’ASP di Potenza ha – del tutto inaspettatamente – proceduto a dimettere ben 170 pazienti di quelli seguiti dall’AIAS di Potenza, residenti soprattutto nei paesi limitrofi, con la
conseguenza che si è venuta a concretizzare una situazione di esubero tra il personale
addetto alle terapie. Nessuna riduzione unilaterale delle ore di terapia è stata, pertanto, attuata dall’AIAS di Potenza, bensì i terapisti sono rimasti senza pazienti da trattare, a fronte delle dimissioni
operate dall’ASP di Potenza.
In considerazione di quanto sopra, sarebbe più logico che le sigle sindacali di cui sopra rivolgessero le proprie lamentele alla Regione Basilicata da un lato ed all’ASP di Potenza dall’altro, ossia agli unici soggetti responsabili delle difficoltà organizzative ed economiche dei dipendenti dell’AIAS di Potenza.
In ogni caso, quest’Associazione, pur negando una qualsiasi propria responsabilità, non ha certo intenzione di nascondersi, ma si dichiara sin da ora disponibile ad un confronto costruttivo con i segretari delle OO.SS. CGIL, CISL e UIL per affrontare le problematiche relative alla gestione della situazione dagli stessi lamentata, se del caso anche alla presenza dell’ASP di Potenza e della Regione Basilicata".

Bas 05

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